E' la quarta volta che la corsa rosa parte dall'isola, dopo le edizioni del 1961, 1991 e del 2007. Saranno tre le tappe che dal 5 maggio 2017 si svolgeranno nell’isola: la Alghero-Olbia, la Olbia-Tortolì e la Tortolì-Cagliari
ALGHERO – La centesima edizione del Giro d'Italia in programma dal 5 al 28 maggio 2017 partirà dalla Sardegna, più precisamente da Alghero. E' la quarta volta che la corsa rosa parte dall'Isola, dopo le edizioni del 1961, 1991 e del 2007. Si moltiplicano, infatti, le indiscrezioni che vedono la Sardegna accreditarsi per lo start della tappa numero 100. Una o tre le probabili tappe concentrate nel nord dell'Isola. In pole position per la partenza la città di Alghero, poi le tappe su Sassari e Olbia, con un improbabile allungo su Cagliari prima di sbarcare in Sicilia.
Esattamente dieci anni fa, per la 90esima edizione, il Giro partì dalla Sardegna, che ospitò le prime tre delle ventuno tappe previste. Si partì con la Caprera-La Maddalena (cronometro a squadre, 25,6chilometri), proseguendo con la Tempio Pausania-Bosa (205chilometri) e con la Barumini-Cagliari (181chilometri). Il 13 maggio 2007, nella seconda tappa, il plotone rosa attraversò per la prima ed unica volta nella storia Alghero, percorrendo Via Garibaldi, Via Cagliari e Via Giovanni XXIII, per immettersi nella Strada Statale 291, in direzione Villanova Monteleone, passando da Montresta per raggiungere il traguardo di Bosa. La tappa venne vinta dal velocista australiano Robbie Mc Ewen, mentre la maglia rosa finì sulle spalle di Danilo Di Luca, che vinse quel Giro arrivando in testa sul traguardo finale di Milano.
«Manca ancora l’ufficialità, ma le tre tappe che il Giro d’Italia farà in Sardegna nel 2017 sono una grande notizia. Una straordinaria vetrina turistica e commerciale per la nostra Isola, un’occasione di visibilità mondiale (viene visto in oltre 160 Paesi) che ha pochi paragoni». Questo il commento del consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa che, assieme al deputato Pierpaolo Vargiu, aveva preso una serie di iniziative anche a livello istituzionale perché la Sardegna non venisse esclusa dal Giro del Centenario. «Ora tocca ai sardi e alle loro istituzioni rappresentative (Comuni e Regione), fare in modo che la nostra Isola presenti il meglio di sé, non solo dal punto di vista della sua indiscussa bellezza ma anche sotto il profilo dell’accoglienza e della esibizione della propria identità storica e culturale. E anche utilizzare questa preziosa occasione per promuovere l’uso della bicicletta e una pedagogia della mobilità sostenibile».
Nella foto: Fabio Aru, atteso protagonista del Giro 2017
prima pubblicazione 31 agosto 2016