«Esempio virtuoso di impresa culturale fra tradizione e alta tecnologia», ha sottolineato il vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna, nel corso della visita di ieri pomeriggio
MAMOIADA - «È un ottimo esempio di impresa culturale che fa rete con gli altri operatori, crea importanti ricadute sul territorio e si conferma come una delle eccellenze del sistema museale isolano. Il nuovo strumento multimediale, inaugurato due settimane fa con un sistema multilingue, garantisce un ulteriore servizio, che è già un successo e desta ancora più interesse e curiosità nei visitatori». L'ha dichiarato il vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna Raffaele Paci, visitando ieri pomeriggio (venerdì) il Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada, istituzione che garantisce un servizio di ricerca scientifica e museologica, di promozione e divulgazione della cultura scientifica, nonché di conservazione e incremento delle collezioni.
Il vicepresidente è stato accolto dal direttore del Museo Mario Paffi e dal sindaco di Mamoiada Luciano Barone. La nuova progettazione punta a migliorare l’accessibilità museale, essendo la multivisione un vero e proprio racconto emozionale con una chiave di lettura antropologica accattivante: l'obbiettivo è quello di dare voce e spazio a tutto il variegato mondo di know-how radicato nel territorio che si cela dietro le quinte di uno dei riti più arcaici della Sardegna.
«Per farlo, si è scelto di unire la nuova e avanguardistica tecnologia digitale e le tradizioni più radicate nell'Isola, in un percorso di visita che coniuga la multimedialità con l’esposizione e il racconto. Questa - ha concluso il vicepresidente regionale Raffaele Paci - è la strategia vincente: preservare le forti tradizioni della Sardegna attualizzandole e rendendole fruibili attraverso le nuove tecnologie, per attirare turisti e creare ricadute economiche e occupazionali».
Nella foto: un momento della visita di Raffaele Paci