A.B.
21 luglio 2016
L´addio a Ferruccio Zarini
Fotografo, speleologo ed esploratore lombardo, aveva scelto Alghero come suo buen retiro. «Un sorriso illuminato», ricorda lo scrittore algherese Massimiliano Fois
ALGHERO – Si è spento nei giorni scorsi in ospedale, all'età di 79 anni, Ferruccio Zarini. Fotografo, speleologo es esploratore di Vergiate, nel Varesotto, aveva scelto Alghero come suo buen retiro. Qui, aveva presieduto il Grup Espelologic Algueres, nato esattamente quarant'anni fa, per tutelare e promuovere il patrimonio ambientale, tra un'immersione ed una perlustrazione.
Inoltre, fu nominato ispettore onorario alle antichità della Soprintendenza. I funerali sono stati celebrati ieri pomeriggio (mercoledì), nella chiesa del Rosario. Di seguito il ricordo di Zarini che lo scrittore algherese Massimiliano Fois affida al Quotidiano di Alghero.
«La prima volta che lo incontrai, a Ferruccio, parlammo di Alghero, di quella città che lui vide di notte, la prima volta che ci arrivò nel dopoguerra. Ad aspettarlo il padre impresario, in compagnia dell'unico proprietario di un'automobile in zona. Un amore e odio quello per Alghero che lo ha accompagnato per tutta la vita. Prima da impresario, poi fotografo ma soprattutto speleologo. Non vi scrivo, tutto quello che ha scoperto Ferruccio Zarini, quella é storia, anche perché non basterebbe un libro, ma vi dico soltanto che molte delle sue illuminazioni hanno reso l'Alghero archeologica quello che é. All'apparenza serio lui, ma quando sorrideva, Ferruccio, illuminava Alghero, quella città che lo aveva adottato e poi un p' allontanato, perché si sa, del genio e dell'intelligenza si ha timore. Io, Massimiliano Caria e Gianfranco Fois qualche mese fa lo intervistammo per un progetto filmico inedito. Forse un giorno ve la faremo vedere quell'intervista, moglie e figli permettendo. Ma ancora la città non se la merita. E lui sarebbe d'accordo con me, mentre guardiamo insieme i bastioni al mattino dopo un caffè, imprecando per il loro stato. Ti ringrazio per tutto quello che mi hai e ci hai dato. Anche io ti ho fatto delle promesse, ma non me le hanno fatte mantenere amico mio. Ora cerca nuovi luoghi in paradiso e difendi come sempre le tue idee. Come dice quel vero proverbio africano: quando muore un anziano brucia una biblioteca. Alghero ha una biblioteca in meno e qualcosa in più da farsi perdonare».
Nella foto: Ferruccio Zarini
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