S.A.
19 luglio 2016
Costa Paradiso: ridateci acqua Replica Abbanoa: slaccio legittimo
Appello per riavere l´acqua da parte di una residente di Costa Paradiso, il condominio di 2.200 persone nel comune di Trinità d´Agultu-Vignola, in Gallura, cui Abbanoa ha slacciato il servizio da venerdì 15 per una morosità di circa 1,2 milioni di euro
OLBIA - Appello per riavere l'acqua da parte di una residente di Costa Paradiso, il condominio di 2.200 persone nel comune di Trinità d'Agultu-Vignola, in Gallura, cui Abbanoa ha slacciato il servizio da venerdì 15 per una morosità di circa 1,2 milioni di euro. Il provvedimento ha toccato tutti i condomini perchè il contratto di fornitura dell'acqua è relativo al solo contatore condominiale presente, «ma - fanno sapere dal residence - i morosi sono circa 450 e non pagano nè l'acqua nè altre spese comuni anche da 15 anni».
In una lettera si sollecita il gestore a «concordare con i nostri amministratori gli slacci mirati a coloro che sono in situazione di morosità. Come il buon senso e il rispetto per i cittadini onesti richiederebbe».
Abbanoa. «La rete interna di Costa Paradiso è privata. Abbanoa non può in alcun modo intervenire all'interno del villaggio con slacci mirati nei confronti di singoli proprietari morosi». Il gestore idrico replica così alla'appello di una condomina, Diana Lanciotti, e ribadisce che l'unica utenza pubblica è quella condominiale «che ha accumulato nel corso degli anni un'ingente morosità».
La società sottolinea che «spettava e spetta all'amministrazione di condominio perseguire chi non ha pagato all'interno della comunità e saldare i debiti per un servizio idrico che fino a oggi ha gravato sulle spalle dell'intera collettività sarda». Lo slaccio operato da Abbanoa ha piena legittimità: «c'è un'ordinanza nettissima del Tribunale ordinario di Tempio - spiega - mentre sulla quantificazione degli insoluti si è espressa altrettanto chiaramente persino la Corte d'Appello di Sassari».
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