ALGHERO - È la rappresentativa della Puglia, per la prima volta in assoluto, davanti a Piemonte, Lazio e Campania, ad aggiudicarsi l'edizione 2016 del Trofeo delle Regioni, appuntamento clou del nuoto giovanile italiano disputato a Rovereto (venti le edizioni disputate in Trentino come Campionato Italiano Esordienti A e tredici come Trofeo delle Regioni). Ad organizzarlo, nella piscina di Via Udine, il Comitato Fin della Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con Leno 2001 Ssd.

La rappresentativa della Sardegna, accompagnata dal tecnico del Green Alghero Fabio Are, si è ben comportata, anche se, ovviamente, la mancanza di allenamento in vasca da 50metri si è fatta sentire. I giovani atleti hanno comunque fatto una bellissima esperienza confrontandosi con i migliori nuotatori italiani. Buone le prestazioni degli algheresi Alice Maggioni e Giordano Piras Giordano. Per quanto riguarda i nuovi primati stabiliti, già nella prima giornata è caduto il record nei 100 farfalla donne, grazie alla veloce bracciata di Sofia Sartori (Veneto), che ha toccato per prima la piastra in 1'06”45. Il precedente primato era stato nuotato nel lontano 2005 da Silvia Di Pietro (Lazio) che aveva fermato il crono di 1'06”80. Per pochi decimi, non è caduto anche il record dei 100 dorso.

Ad andarci vicino è stato il piemontese Lorenzo Masoero (1'03”97), che si è però rifatto domenica, mettendo il sigillo sul primato dei 200 dorso in 2'15”28 (il precedente era del siciliano Claudio Antonino Faraci, 2'16”66). Poco dopo, a cadere è stato anche il record nei 200 rana donne per mano di Giorgia Calabrese (Campania). che mette così il suo sigillo con il tempo di 2'44"80 (il precedente apparteneva sempre ad un'altra atleta campana, Asia Isabel Toma, 2'45"70). Calcolando le migliori prestazioni sulla base dei punteggi nazionali Fina, la migliore prestazione maschile è stata quella di Masoero nei 200 dorso (566 punti), quella femminile e assoluta è di Denise Scelsi (Puglia) nei 400 stile in 4'42”07 (603 punti).

Nella foto: Alice Maggioni, Fabio Are e Giordano Piras