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Sergio Ortu 1 marzo 2007
Carnevale borgate, primo premio in beneficenza
L’associazione Impegno Rurale, vincitrice della competizione tra i carri allegorici del 18 febbraio, ha deciso di devolvere i 600 euro del premio per il progetto “Africa, adozioni a distanza”
Carnevale borgate, primo premio in beneficenza

ALGHERO – Il primo premio di 600 euro conferito al carro allegorico vincitore dell’edizione 2007 del carnevale delle borgate sarà devoluto in beneficenza per il progetto “Africa, adozioni a distanza”. La meritoria iniziativa è dell’Associazione Impegno Rurale che con il suo centro di aggregazione ha partecipato al Carnevale di Guardia Grande allestendo il carro che è poi risultato vincitore e denominato “il Castello di Robin Hood”. Il lavoro di costruzione del carro è stato effettuato nel Laboratorio di attività manuale, attivo nel centro di aggregazione e che ogni hanno viene attivato almeno 2 mesi prima del carnevale. Per la costruzione del carro hanno collaborato volontariamente 18 adulti, 6 di questi pensionati di cui 2 ottantenni (Giulio Cristiani per disegni - pitture e Michelino Sanna per lavori in legno e conduzione mezzi) che con il ritrovato vigore della gioventù in un clima di vera amicizia e solidarietà hanno lavorato insieme per complessive 950 ore. Il lavoro è stato svolto all’esterno e quindi anche con giornate di pioggia e vento. Cosa che non ha certo scoraggiato la caparbietà dei lavoranti, che avevano l’obbiettivo di portare a compimento il lavoro entro la data del 18 febbraio, giorno della sfilata. Se il lavoro del carro è stato laborioso, non lo è da meno il lavoro di creazione dei costumi, che è stato fatto nel laboratorio di taglio e cucito del Centro di Aggregazione Sociale. Per circa due mesi e per un totale di 500 ore di lavoro volontario 10 mamme si sono avvicendate nel lavoro di modellare, tagliare, cucire, provare ,misurare, inventare accessori per confezionare i costumi di 50 persone tra adulti e bambini. Il materiale utilizzato è stato acquistato nei mercatini rionali, nei negozi cinesi , riciclando abiti o scampoli di stoffa fuori moda o colorando stoffe usate. Grazie all’abilità di alcune mamme un po’ più esperte manualmente o nella conduzione della macchine da cucire, anche le principianti alla fine si sono cimentate nella creazioni di modelli utilizzati dai figuranti. Importante è stata la preparazione degli accessori che ogni costume aveva a contorno della figura. Scudi, spade, archi, frecce, balestre, alabarde, bandiere, calzari, copricapi, faretre, tutti rigorosamente fatti e dipinti a mano utilizzando materiale di risulta o di riciclo.

Nella foto il carro vincitore
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L’associazione EduEcoAgroMaris con la collaborazione del Comitato di borgata, propone un momento conviviale di socializzazione e ospitalità, con l’obiettivo primario di valorizzare e promuovere quella che è la principale produzione agricola della borgata: l’olio extravergine di oliva



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