«In assenza di segnali chiari da parte della Regione che riducano il nostro impegno economico, per noi sarà impossibile farci carico di questo evento. Il rally tornerà nella Penisola. Stiamo lavorando ad un progetto che coinvolge una serie di regioni nel centro Italia», spiega il presidente dell´Aci Angelo Sticchi Damiani. Le dichiarazioni del sindaco di Alghero Mario Bruno e del consigliere regionale Marco Tedde
ALGHERO - «Nonostante l’ultima straordinaria edizione, la migliore fino a qui disputata, non abbiamo avuto riscontri per il futuro – ha detto il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani durante un’intervista al quotidiano regionale
La Nuova Sardegna - In assenza di segnali chiari da parte della Regione che riducano il nostro impegno economico, per noi sarà impossibile farci carico di questo evento per il quale, non dimentichiamolo, l’Aci negli ultimi undici anni ha investito 27milioni di euro. Il rally tornerà nella Penisola. Stiamo lavorando ad un progetto che coinvolge una serie di regioni nel centro Italia».
Il primo campanello di allarme era stato suonato quando i motori erano ancora caldi ad Alghero: l'Aci, che per il 2017 dovrà organizzare interamente anche il Gran Premio di Monza di Formula 1, non può coprire per intero i costi di due manifestazioni di levatura mondiale. Quindi, aveva chiesto alla Regione Autonoma della Sardegna di farsi carico del milione e mezzo per mantenere il rally nell'Isola. La risposta non è stata soddisfacente, visto che da Cagliari sono arrivati segnali per coprire meno di due terzi della spesa (900mila euro).
Mario Bruno. «Oggi stesso, a margine dell'incontro in programma sul trasporto aereo low cost, presenterò al presidente Pigliaru un rendiconto specifico e dettagliato sulle ricadute positive del rally mondiale in Sardegna e una richiesta da parte di tutti i sindaci per riportare il contributo a 1,5milioni come in passato. La Regione non può lasciarsi sfuggire eventi di tale portata, sarebbe un danno incalcolabile per una comunità che fa del turismo uno dei pilastri della propria economia». Lo annuncia il sindaco di Alghero Mario Bruno, che ricorda come ricordando come l'Amministrazione e la Fondazione Meta abbiano quest'anno raddoppiato il contributo e messo a disposizione l'intera città per contribuirea rilanciare la destinazione turistica dell'Isola, facendo da vetrina per l'intera Sardegna. E il primo cittadino entra in una nuova polemica politica dopo l'aeroporto: «Sono risultati che da soli confermano l'importanza di tale evento per l'intera Sardegna. Non capisco l'atteggiamento di qualche parlamentare sardo - conclude il primo cittadino – mi domando se abbia davvero a cuore gli interessi dei sardi o se invece voglia contribuire ad affossare l'economia turistica».
«Se non fosse un evento triste ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate posto che il Rally ci saluta solo perché la Regione ha previsto un finanziamento di 900mila euro a fronte di una necessità finanziaria di 1,5milioni. E ciò è accaduto dopo avere letteralmente buttato alle ortiche ben 6milioni di euro per promuovere la Sardegna non nelle piazze internazionali ma nei nostri aeroporti. Risorse che se fossero stata investite per promuovere i collegamenti low cost e il Rally (che porta le immagini della nostra terra fino all’isola più sperduta della Melanesia) avrebbe portato ben altri benefici rispetto a quelli derivanti dal sensibilizzare a venire in Sardegna solo chi è appena sbarcato nell’Isola» interviene il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde che lancia un appello: «Chiediamo a Pigliaru di incontrare urgentemente i vertici dell’ACI per rinegoziare il ritorno della tappa in Sardegna».