A.B.
6 luglio 2016
Olbia: interventi in serie per la Guardia Costiera
Inizio di stagione movimentato: la Guardia Costiera effettua numerosi interventi in favore degli utenti del mare
OLBIA - La stagione balneare è entrata nel vivo ormai da qualche giorno e non si sono fatte attendere le richieste di soccorso ed assistenza alla Guardia Costiera di Olbia. Le chiamate di soccorso sono iniziate nella tarda serata di sabato, quando la Sala Operativa riceveva la chiamata via radio di un’imbarcazione a vela di turisti tedeschi che, a causa di un’avaria al motore, era impossibilitata a manovrare e quindi alla deriva all’imboccatura del porto. Trattandosi di una situazione di chiara pericolosità, tenuto conto della zona di mare e della prossime partenze delle navi di linea, partiva subito la Cp894 al comando del capo di prima classe Alessandro Netti, che dopo aver verificato le buone condizioni degli occupanti, procedeva a scortare l’unità in zona sicura nella rada davanti alla spiaggia di Pittulongu.
Domenica mattina, la Sala Operativa veniva allertata dal personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Cala Gonone per una donna colta da attacco di panico nella Cala dei Gabbiani, a Baunei. Veniva pertanto disposto l’invio della motovedetta Cp726, al comando del secondo capo Pierluca Cossdeddu che, con il personale sanitario della Croce Verde di Cala Gonone appositamente imbarcato, interveniva per prestare assistenza alla malcapitata. Nel pomeriggio, la Sala Operativa veniva allertata mediante il Numero Blu 1530 per un windsurfista in difficoltà nelle acque antistanti Baia Caddinas. Veniva inviata la motovedetta Cp894, ma fortunatamente la persona veniva assistita sul posto da alcuni diportisti che lo riportavano a riva.
Infine, ieri mattina (martedì), una pattuglia a terra di militari della Capitaneria di porto di Olbia, impegnati nell’Operazione Mare Sicuro 2016, durante il controllo del litorale, in località Pittulongu, prestavano assistenza ad una bagnante colta da malore sulla spiaggia. I militari, dopo aver allertato il 118, con l’ausilio di un assistente bagnanti, fornivano assistenza alla malcapitata, spostandola in una zona d’ombra e somministrandole le prime cure, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza che giungeva poco dopo.
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