A.B.
1 luglio 2016
«Riforma portuale, Governo rispetti le Speciali»
Eccezione di costituzionalità su decreto autorità portuali da parte dei senatori del Partito Democratico Silvio Lai (Sardegna), Lodovico Sonego (Friuli) e Francesco Palermo (Trentino Alto Adige)
SASSARI - «L’atto del Senato 303 sulla riorganizzazione del sistema portuale italiano non rispetta le prerogative delle Regioni a Statuto Speciali che applicano le norme compatibilmente con i propri Statuti». Così affermano in una lettera indirizzata ai presidenti Anna Finocchiaro ed Altero Matteoli, ed inviata per conoscenza al presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru ed al presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau ed a tutti i presidenti ed ai Consigli delle Regioni a statuto speciale, i due senatori del Partito Democratico eletti in Friuli ed in Sardegna Lodovico Sonego e Silvio Lai ed il costituzionalista eletto nella Svp in Trentino Francesco Palermo.
Nella lettera, i tre senatori segnalano che il decreto Delrio sulla riorganizzazione del sistema portuale italiano non rispetta le prerogative delle Regioni speciali che invece erano previste esplicitamente nella delega approvata dal Parlamento. In particolare, si legge nella lettera, «le disposizioni di delega prevedono tra i principi e i criteri direttivi, all’articolo 8, comma 1, lettera f), la“riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le Autoritàportuali di cui alla legge 28 gennaio 1994, n.84, con particolare riferimento al numero, all’individuazione delle Autorità di sistema nonché alla governance, tenendo conto del ruolo delle regioni e degli enti locali e alla semplificazione e unificazione delle procedure doganali e amministrative in materia di porti».
Ma l’articolo 22 della delega, clausola di salvaguardia, stabilisce che «le disposizioni della presente legge sono applicabili nelle Regioni a statuto speciale e nelle Provincie Autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione, anche con riferimento alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3». «Con lo schema attuale – affermano i tre senatori - non viene dato seguito al recepimento della clausola di salvaguardia e viene confermata la normazione preesistente che esclude tale salvaguardia, eccezion fatta per la parte nella quale si prevede che “le disposizioni si applicano alle regioni a statuto speciale nei limiti dei rispettivi statuti”. In sintesi - è la richiesta dei senatori autonomisti Sonego, Lai e Palermo - il Governo deve modificare il decreto delega garantendo che su tutta la normativa, e non solo su un singolo comma (comma 8 dell’art.5), siano rispettate le norme di salvaguardia costituzionale».
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