S.A.
20 maggio 2016
«Per l´Algherese attuare il piano»
Delusi sulle politiche linguistiche sono due autorevoli esponenti della salvaguardia della lingua algherese, Stefano Campus presidente dell´ Òmnium Cultural del l´Alguer e Guido Sari presidente dell´Associació per a la Salvaguarda del Patrimoni Historicocultural de l´Alguer
ALGHERO - «A distanza di 10 anni dall’approvazione del Piano Strategico Comunale e oltre 6 dall’adozione delle “strategie per la Politica Linguistica e per la salvaguardia e valorizzazione della lingua catalana di Alghero”, ci aspettavamo la presentazione di progetti concreti e quindi l’avvio di questo ultimo programma». Delusi sulle politiche linguistiche sono due autorevoli esponenti della salvaguardia della lingua algherese, Stefano Campus presidente dell' Òmnium Cultural del l'Alguer e Guido Sari presidente dell'Associació per a la Salvaguarda del Patrimoni Historicocultural de l'Alguer.
«Detto piano prevede infatti per il periodo 2011-2020 diverse iniziative per la tutela della nostra lingua e identità, quali: Amministrazione, Insegnamento, Giovani e tempo libero, Adulti, Attività culturale e turistica, Commercio e produzione, Mezzi di comunicazione di massa. Nulla di tutto questo; al contrario apprendiamo che vi è allo studio un nuovo piano strategico e l’adesione ad una nuova istituzione che comprende Comuni quali Sorso, Sennori e Valledoria etc» proseguono.
Secondo Sari e Campus: una rete metropolitana dove la nostra ed essenziale (la presenza di Alghero è indispensabile per la costituzione della rete metropolitana) “città media” porta in dote il Porto, l’Aeroporto, il Parco di Porto Conte, gli Ospedali, il Distretto Sanitario ed altre istituzioni, migliaia di posti letto e seconde case oltre al patrimonio culturale e linguistico, vera specificità del territorio. In cambio cosa ottiene la nostra città? Quale sarà il futuro della nostra lingua, già oggi a rischio di estinzione, in assenza di concrete azioni di promozione e di tutela e di un ruolo da protagonista della nostra Città?
E concludono: «Già da oggi vi sono tutti gli strumenti di programmazione, legislativi nonché l’importante esperienza di associazioni di volontariato culturale, oltre alla presenza di istituzioni come la rappresentanza del Governo Catalano, che possono contribuire congiuntamente all’Amministrazione Comunale a dare concreta attuazione ai progetti di tutela e promozione della nostra lingua». Per questo chiedono: «l’attuazione del piano strategico delle politiche linguistiche in vigore e dichiarano la propria disponibilità alla collaborazione e partecipazione ad un tavolo di lavoro relativo ai campi di propria competenza».
Nella foto: Stefano Campus
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