red
3 novembre 2003
Spamming, sms con finti bonus, connessioni costosissime: e l´autorita´ per le comunicazioni cosa fa?
Virus informatico con frasi di Zelig: l´intesa chiede maggiore prevenzione e invita le vittime della truffa a non pagare le telefonate a connessioni sospette
Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza della Lombardia ha scoperto un nuovo virus informatico. Si presenta con una e-mail che per oggetto ha le frasi di un comico della trasmissione tv Zelig. Con questo stratagemma, che portava a una probabile apertura della mail con il virus, sono state tantissime le persone truffate in tutta Italia attraverso l´alterazione delle loro connessioni telefoniche, che venivano spostate dalla linea abituale alla ben più costosa linea 899.
Un po´ come avveniva per il 709, gli utenti si sono trovati in bolletta cifre spropositate, dovute a queste inconsapevoli connessioni. E proprio come avvenne per il 709, l´Intesa dei consumatori scende in campo in favore dei cittadini caduti nella trappola. L´Invito dell´Intesa, oltre a quello di non aprire e-mail sospette, è di non pagare le telefonate fatte tramite tale numerazione internazionale, ma limitarsi a pagare la parte di bolletta con le telefonate "lecite", denunciando il fatto alla Polizia postale e inviando la documentazione al proprio gestore telefonico.
Da anni l´Intesa denuncia raggiri di questo tipo. Dai messaggini amorosi fino ai nuovi sms con finti bonus da 500 euro, passando per lo spamming che trova sempre nuovi modi per violare le regole, come la mail che da qualche settimana gira nelle poste elettroniche degli italiani, indirizzata ad un improbabile sig. Turchetti, con la quale si finge di sbagliare destinatario, informando l´utente dell´accredito di 65 euro sul conto corrente, il tutto al fine di pubblicizzare un sito pornografico.
Situazioni puntualmente denunciate dall´Intesa, ma che non trovano grande riscontro presso l´Autorità per le comunicazioni, che permette il diffondersi di tali imbrogli all´utente. L´Autorità - commenta l´Intesa - non solo dovrebbe sanzionare pesantemente i responsabili di tali illeciti, ma dovrebbe anche effettuare prevenzione, adottando misure in grado di bloccare sul nascere tali truffe. Cosa che, come dimostra la vicenda di oggi, evidentemente non fa, a tutto vantaggio delle compagnie telefoniche che sicuramente da raggiri di questo tipo non subiscono certo perdite economiche.
|