CASTELSARDO - Sta riscuotendo grande successo la mostra “I Silecchia” allestita presso la Sala X del Castello dei Doria, dalla sua inaugurazione è stata infatti visitata da oltre settemila persone. Proprio nell’ambito dell’esposizione, che sarà visitabile sino al prossimo 15 maggio, l’amministrazione comunale, di concerto con i familiari, hanno deciso di dedicare una giornata in ricordo del grande ceramista Giuseppe Silecchia, recentemente scomparso.

All’iniziativa, assieme al sindaco di Castelsardo Franco Cuccureddu, all’assessore Maria Speranza Frassetto, sarà presente il Vescovo della diocesi di Tempio-Ampurias, mons. Sebastiano Sanguinetti, conoscitore ed estimatore dell’opera del Maestro Silecchia, fin dai tempi in cui venne commissionato il grande Cristo della cattedrale di Orgosolo, uno dei capolavori dell’artista. L'esposizione, organizzata dall’amministrazione comunale, presenta un’ampia selezione delle più significative opere dell'artista recentemente scomparso e alcuni lavori della moglie Wanda e dei figli Roberto, Alessandro e Marco, anch’essi artisti di grande talento, da sempre collaboratori del Maestro, che oggi permettono alla tradizione familiare di perpetuarsi con successo e originalità.

Enorme e degna di nota la sua produzione, si ricorda tra le tante la realizzazione della grande fontana monumentale in ceramica del 1956 (alta quasi 5 metri) collocata al centro della corte maggiore del Padiglione dell'Artigianato di Sassari, progettato del famoso architetto Ubaldo Badas. Degno di nota il già citato grande Cristo della cattedrale di Orgosolo, la Madonna del Cuore Immacolato dell’omonima chiesa di Sassari, la sua vasta produzione di soggetti sacri, che adornano numerose chiese della Sardegna e una miriade di opere originalissime, tra cui i suo copiatissimi soli e i coloratissimi ricci di mare.

Silecchia ebbe il merito di non fossilizzarsi mai su temi e clichet, riuscendo spesso a rinnovarsi stilisticamente, osando frequentemente, nel lasso della sua vasta produzione artistica, nuove sperimentazioni che fecero di lui un artista attento e sempre pronto ad aggiornarsi, tenendo però come punto fermo la sua fonte d’ispirazione, la Sardegna. Protagonista e massimo esperto per la ceramica dell’ente regionale Isola, continuò nella sua produzione artistica sino alla fine della sua vita, affermandosi come uno dei grandi della ceramica in campo nazionale.