A.B.
22 aprile 2016
Artigianato protagonista alla Fiera Campionaria
Artigiani del settore artistico, tipico e tradizionale ancora una volta protagonisti. La collettiva è presente nel Padiglione I Lato A. «Vogliamo rappresentare in Fiera l’artigianato autentico che vuole resistere alla crisi e alla contraffazione che sottrae un’ampia fetta di mercato alle nostre imprese e usurpa il marchio Sardegna», dichiara il presidente della Cna Artistico e Tradizionale Peppino Mele
CAGLIARI - Una collettiva di imprese artigiane del settore artistico, tipico e tradizionale sarà anche protagonista della Fiera Internazionale della Sardegna, che riapre i battenti per la 68esima edizione della Campionaria Generale. Infatti, il padiglione I lato A della Fiera ospiterà un folto gruppo di maestri artigiani del settore orafo, del legno, della tessitura, del ferro battuto, della coltelleria, della pelletteria, della ceramica, della pietra, della lavorazione del vetro e numerosi altri ancora. «Il Padiglione dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale continua a rappresentare negli anni un luogo che qualifica e arricchisce la Campionaria», dichiara il presidente della Cna Artistico e Tradizionale Peppino Mele.
«La Fiera Campionaria continua ad essere un’occasione importante per il mercato isolano, ma anche il momento che sancisce l’apertura della stagione estiva da parte della città di Cagliari con la festa di Sant’Efisio – afferma Mele - Non potevamo mancare a questo evento nonostante il nostro settore stia vivendo un momento particolarmente negativo. Da diversi anni l’artigianato artistico, tipico e tradizionale della Sardegna vive una crisi economica e identitaria senza precedenti, al punto che alcune produzioni sono a forte rischio di estinzione – sottolinea il presidente - Molte aziende hanno chiuso i battenti e nei prossimi anni potrebbero scomparire decine di artigiani che hanno difficoltà a confrontarsi con il mercato e ormai sono diventati poco competitivi per motivi legati ai costi di produzione e di commercializzazione».
«Qui in Fiera – prosegue Mele - vogliamo rappresentare l’artigianato autentico, quello vero, fatto da i maestri artigiani che resistono. Il paradosso è infatti che, a fronte di un numero sempre crescente di imprese sarde che chiudono, i negozi della Sardegna sono sempre più ricchi di produzioni extraregionali con grave pregiudizio alle imprese locali che non riescono a vendere i propri prodotti nemmeno nel mercato interno. Oltre il danno c’è anche la beffa, perché buona parte delle produzioni artigianali vendute in Sardegna sono proposte come sarde anche quando sarde assolutamente non sono. La contraffazione non solo sottrae un’ampia fetta di mercato ai nostri artigiani, ma usurpa il marchio Sardegna per proporre qualcosa che di sardo non ha nulla, con l’ulteriore conseguenza di frodare gli acquirenti che, convinti di acquistare un prodotto locale, in realtà portano a casa oggetti non sardi. Invitiamo pertanto i consumatori – conclude Peppino Mele - a visitare il padiglione I della Fiera Campionaria della Sardegna per poter conoscere le produzioni autentiche e confrontarsi anche con i maestri artigiani che ancora portano avanti stoicamente la tradizione produttiva locale».
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