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M. P. 20 aprile 2016
Consumo pesce locale: Gac, Comune e Asinara insieme
“Mangiare Locale si può”, questo il nome del progetto che si è posto l’obiettivo di portare nei menù della mensa scolastica il pesce fresco ed in particolare il pesce povero locale pescato dai pescatori nelle acque costiere
Consumo pesce locale: Gac, Comune e Asinara insieme

PORTO TORRES - “Mangiare Locale si può”, questo il nome del progetto che si è posto l’obiettivo di portare nei menù della refezione scolastica della Versilia, e non solo, il pesce fresco ed in particolare il pesce povero locale pescato dai pescatori nelle acque costiere; attualmente vengono conferiti, trasformati ed utilizzati principalmente cefali e sugarelli, ma sono in via di sperimentazione altre tipologie di pescato. Attualmente nel progetto sono coinvolti il Comune di Viareggio e altri nove comuni del territorio toscano. Gli altri soggetti che lo rendono possibile sono: Regione Toscana, Azienda Speciale del Comune di Viareggio, che ospita il laboratorio, e la Organizzazione de Produttori Cittadella della Pesca, di cui fa parte la Cooperativa Mare Nostrum che attualmente conferisce un parte del proprio pescato. Infine, ha svolto un importante ruolo formativo e divulgativo il Centro di Educazione del Gusto di Prato.

Una delegazione formata da Vittorio Gazale, Responsabile dell’Area Marina Protetta Isola dell'Asinara e componente del Consiglio Direttivo del Gac, Giorgio Vargiu, collaboratore del Parco dell’Asinara e Gian Mario Garrucciu, del Gruppo di Azione Costiera Nord Sardegna e da Antonella Palmas, Assessore comunale alle Attività produttive,, ha recentemente effettuato un viaggio di studio a Viareggio, finalizzato alla conoscenza di un'interessante esperienza.
Questo progetto sta contribuendo a sviluppare l’attività dei pescatori in modo da eliminare intermediari tra la produzione e il consumo, rendendo sostenibile economicamente il consumo del pesce fresco nelle mense scolastiche.

Sono molti gli elementi che hanno contribuito alla riuscita del progetto e, come illustrato dai promotori, il circolo virtuoso che si è messo in moto è costituito da: presenza di prodotto invenduto o di scarso valore commerciale, volontà di alcuni pescatori riuniti in cooperativa a mettersi in gioco, allestimento di un piccolo laboratorio di lavorazione del pesce, campagna alimentare di educazione al gusto nelle scuole e, non ultima, la volontà dei Comuni del territorio di sostenere tutta la filiera, per portare nelle mense scolastiche il pesce fresco locale.

La presenza nella delegazione del Comune di Porto Torres lascia intravvedere possibili sperimentazioni e sinergie con il progetto Viareggino, e anche il Parco e l’Area Marina Protetta dell’Asinara hanno manifestato interesse verso questo percorso. Per il Gac Nord Sardegna il progetto potrà costituire un’importante evoluzione per diverse Azioni realizzate all’interno del proprio Piano di Sviluppo locale come, ad esempio, l’Azione “Sistema di autoregolamentazione per la tracciabilità dei prodotti ittici Nord Sardegna”, che vede attualmente 40 imbarcazioni da pesca dell’area Gac sperimentare un sistema volontario di tracciabilità del pescato, finalizzato alla valorizzazione del prodotto ed alla tutela del consumatore.

Un'altra Azione del Gac che presenta possibili connessioni con il progetto di filiera messo in atto a Viareggio è “Logistica per la filiera corta - Messa in rete delle strutture mercatali”: l’Azione ha verificato le condizioni per attuare la tracciabilità del pescato, garantire un migliore controllo igienico sanitario, un razionale prelievo del pesce da cattura e la formazione di un prezzo più remunerativo per le imprese di pesca, attraverso la gestione congiunta della filiera.

La filosofia di fondo del progetto è quella della volontà di diversificare le attività che il pescatore può mettere in atto, con il duplice obiettivo di diminuire lo sforzo di pesca e incrementare il proprio reddito. Questi obiettivi si possono conseguire attraverso attività di cooperazione, sia a livello locale tra i vari portatori di interesse territoriali, che in una rete di partner più allargata in una logica di scambio e trasferimento di conoscenze e competenze.
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