PORTO TORRES - Sarà l’Autorità portuale ad affidare, attraverso un bando, la concessione dei pontili galleggianti da allestire nella banchina Alti fondali e nell’ex pontile regionale per far fronte alla richiesta di approdi formulata dalle associazioni che riuniscono i proprietari delle piccole imbarcazioni della cosiddetta nautica sociale. E’ quanto emerso durante un incontro tra la stessa Port Authority, rappresentata dal direttore generale Gianni Sechi, la Capitaneria di porto con il comandante Paolo Bianca e l’amministrazione comunale con il sindaco Sean Wheeler, la quale si libera dal precedente accordo che affidava a quest’ultima la gestione dei pontili da installare nel molo della Teleferica.

Una posizione poco adatta per problemi legati prevalentemente al vento. Un cambio di rotta che vede uscire dall’accordo il Comune di Porto Torres a seguito della restituzione del molo Nino Pala all’Autorità portuale da parte dell’Assist, la società titolare dell’appalto che ha perso la causa di un contenzioso che perdurva da anni. Il riordino complessivo degli ormeggi all’interno del porto rappresenta una delle priorità dello scalo turritano per la risoluzione e normalizzazione di anomalie in piedi da decenni.

L’amministrazione comunale aveva proposto in commissione portualità la bozza di un regolamento che individuava tra gli aventi diritto ad ormeggiare e sostare nei pontili appositi i natanti di proprietà di persone che risiedevano in città e cheavevano diritto ad affittare uno stallo a tariffe “speciali” le cui barche non superavano la lunghezza superiore ai 7 metri. La proposta della maggioranza era quella di riconoscere tale diritto in base al reddito Isee. La bozza non è mai approdata in Consiglio comunale, ma ci ha pensato l’Autorità portuale a trovare una soluzione.

Il nuovo bando che uscirà a breve darà alle associazioni da diporto legate alla nautica sociale la possibilità di gestire il pontile regionale occupato al momento dall'associazione "Lu Lidu", e la banchina Alti fondali in cui sono presenti tre associazioni: i proprietari delle imbarcazioni riuniti nell'associazione "Moletto della Renaredda”, i diportisti della “Funtanedda” e l’associazione “Alti Fondali”. Sarà compito della Capitaneria di porto trasmettere all’Authority i contatti delle associazioni diportistiche ormeggiate nelle banchine per tentare, passo dopo passo, di risolvere il problema della mancanza di ormeggi e di soddisfare l'esigenza di quei diportisti che utilizzano le imbarcazioni a scopo sociale, attraverso le concessioni con canone agevolato.