S.A.
15 aprile 2016
Referendum: caso Pd spaccato nell´isola
Il "caso Sardegna" fa discutere a livello nazionale sul Referendum del 17 aprile. Da una parte un governatore, Francesco Pigliaru, che nei giorni scorsi ha annunciato di scegliere il no. Dall´altra il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau (Pd), in prima linea per il sì
CAGLIARI - Il "caso Sardegna" fa discutere a livello nazionale sul Referendum del 17 aprile. Da una parte un governatore, Francesco Pigliaru, che nei giorni scorsi ha annunciato di scegliere il "no", in linea con il segretario nazionale Matteo Renzi. Dall'altra il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau (Pd), in prima linea per il "sì".
Così, mentre il portale web dell'Assemblea sarda ha una sezione dedicata alla consultazione di domenica, quello della Regione per la prima volta no. Un atteggiamento discutibile considerato che la Sardegna è una delle nove Regioni che ha proposto il referendum sulle trivellazioni.
«Quello di Pigliaru, massima carica istituzionale e rappresentante legale della Sardegna, è un clamoroso voltafaccia che genera un corto circuito istituzionale», il commento del coordinatore di Forza Italia, Ugo Cappellacci. Intanto sè è chiusa questa mattina in Consiglio regionale la campagna referendaria portata avanti dal presidente Ganau.
Nella foto: Gianfranco Ganau
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