A.B.
14 aprile 2016
Arte: terzo appuntamento con 5 per il Res
Prosegue ad Alghero la rassegna d’arte in strada promossa dal Circolo Culturale Artico e da RPArti. Dopo Vincenzo Sartorio con la sua scultura ed Effe con il suo dipinto scomponibile, sarà Antonella Muresu a realizzare l’altra opera partecipata che andrà ad arricchire gli spazi del ResPublica
ALGHERO - 5 per il Res, la rassegna d’arte in strada promossa dal Circolo Culturale Artico e da RPArti, è al suo terzo appuntamento. Dopo Vincenzo Sartorio con la sua scultura ed Effe con il suo dipinto scomponibile, sarà Antonella Muresu a realizzare l’altra opera partecipata che andrà ad arricchire gli spazi del ResPublica, in Piazza Pino Piras, ad Alghero.
La proposta dell’artista rientra all’interno del progetto Légami o legàmi, che Antonella porta avanti da qualche anno e che vedrà protagonisti tutti coloro che vorranno entrare a far parte di quest’opera collettiva creandone un pezzetto, entrando nel cuore di In cerca di nuovi legami 3.0. Dalle ore 15 di sabato 16 aprile, nella piazzetta davanti alle botteghine del mercato civico dove gli artigiani del Circolo Culturale Artico espongono i loro manufatti, Muresu aspetta tutti coloro che vorranno contribuire alla realizzazione dell’opera che ha come protagonista la stoffa, il materiale nel quale ultimamente l’artista sembra aver trovato il suo mezzo d’espressione più congeniale.
Antonella vive e lavora ad Ossi, il suo paese d’origine, e la particolarità della sua arte si manifesta nelcostruire e ricoprire oggetti dell’immaginario e della quotidianità con tanti quadratini di tessuto, ricavati da abiti che non si usano più, grazie anche alla collaborazione di familiari ed amici coinvolti in questo gioco contagioso di ritaglio. Le sue opere d’arte, che molti hanno potuto ammirare tra il 2014 ed il 2015 nella mostra laboratorio Oggetti nascosti, nell’Art Port Corner dell’aeroporto di Olbia, sicuramente non lasciano indifferente il visitatore, che non può resistere alla tentazione di toccarle, accarezzarle traendone una sensazione rassicurante. Infatti, gli interventi della Muresu sottraggono gli oggetti alla serialità del processo industriale che li ha prodotti per renderli unici, nuovi ed irripetibili. Un processo di ri-creazione che da nuova vita a piccoli e grandi oggetti di uso quotidiano: un'automobile, un motociclo, un personal computer con tastiera, un aspirapolvere, una lavatrice, un ferro da stiro fino ad un’intera stanza. Un’occasione da non perdere per tutti gli algheresi, non solo per conoscere questa bravissima ed originalissima artista, ma anche per partecipare attivamente al morbido cuore di stoffa di In cerca di nuovi legami 3.0.
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