Red
10 aprile 2016
Trivelle, lezione aperta all´Accademia Sironi
La lezione, aperta al pubblico, vuole dare strumenti di approfondimento sul tema, spiegare il quesito referendario, inquadrarlo entro le norme di tutela del paesaggio ad esso relativo, verso una rivisitazione storica e giuridica dei concetti di paesaggio, sviluppo sostenibile e bene comune, non separabili dalla qualità della vita e della salute
SASSARI - Mercoledì 13 aprile dalle ore 11 alle ore 13 si terrà presso l'Accademia di Belle Arti "Mario Sironi" una lezione aperta della cattedra di Beni culturali e ambientali (Prof. Marcello Madau) sul referendum del 17 aprile 2016 relativo alle trivellazioni per ricerca di idrocarburi entro le dodici miglia marine (art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, Norme in materia ambientale, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 ‘Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)’.
In questa fase storica il tema del paesaggio è particolarmente sentito: esso registra forti tensioni fra le logiche delle diverse culture umane e le componenti territoriali: terre, mari, monumenti, fauna, biodiversità. La lezione, aperta al pubblico, vuole dare strumenti di approfondimento sul tema, spiegare il quesito referendario, inquadrarlo entro le norme di tutela del paesaggio ad esso relativo, verso una rivisitazione storica e giuridica dei concetti di paesaggio, sviluppo sostenibile e bene comune, non separabili dalla qualità della vita e della salute.
La dottrina dei beni culturali e ambientali ha da tempo individuato nella cittadinanza attiva e nella partecipazione alla vita della comunità e ai suoi luoghi un elemento decisivo di salvaguardia, più determinante delle stesse, pur necessarie e imprescindibili, norme giuridiche di salvaguardia con i relativi vincoli. «Perciò la partecipazione dei cittadini al quesito referendario - l’assenza dalle urne rischia di configurarsi concretamente come reale indebolimento dei luoghi e del paesaggio - viene fortemente riconosciuta e auspicata, nella diversità delle posizioni, come momento fondamentale di tutela e democrazia» precisa Prof. Daniele Dore dell'Ufficio Stampa Accademia di Belle Arti Mario Sironi.
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