A.B.
8 aprile 2016
Referendum: Ganau fiducioso, sondaggi confortanti
«Con il nostro voto scegliamo quale strategia energetica portare avanti», ha spiegato il presidente del Consiglio Regionale, durante il confronto elettorale ospitato in Via Roma 105, a Sassari, ed organizzato dall´associazione Crew
SASSARI - «Gli ultimi sondaggi parlano di una buona percentuale di partecipazione al voto, dati che ci confortano e che devono stimolare tutti ad uno sforzo ulteriore per superare il 50percento, raggiungere il quorum e consentire così che il referendum del 17 aprile sia valido». Il delegato sardo al Comitato nazionale delle regioni Gianfranco Ganau ha partecipato ieri sera (giovedì) all'incontro pubblico promosso dall'associazione Crew nello spazio di coworking Via Roma 105, a Sassari. «Il significato politico di questo referendum – ha spiegato Ganau – è forte, perché con il voto del 17 aprile scegliamo quale strategia energetica il nostro Paese deve portare avanti. Fra poco più di una settimana, saremo noi ad indicare con il nostro voto quale strada sceglierà l'Italia».
Il presidente del Consiglio Regionale si è soffermato poi sugli aspetti legati alle società petrolifere che gestiscono le piattaforme in mare: «se dovesse vincere il si, ritorniamo ad avere delle regole certe e definite sulla durata delle concessioni, perché non esiste in nessuna parte d'Europa un arco di tempo indefinito nel quale si possa trivellare. Faremo un regalo clamoroso ai petrolieri,considerato che in Italia abbiamo un regime di royalty tra i più bassi d'Europa. Consentiamo a chi trivella di decidere quanto estrarre, il 60percento delle piattaforme sono apparentemente improduttive proprio perché non versano royalty. I costi della piattaforma sono la costruzione e lo smantellamento, ecco perché le società hanno tutto l'interesse a prorogare le proprie concessioni. Ci sono interessi evidenti e chi vince una concessione - ha aggiunto Ganau - è il proprietario di quello che estrae e che ci rivende sul mercato libero».
La serata di confronto è stata organizzata con l'obbiettivo di informare i cittadini sui diversi temi al centro del dibattito legato alla consultazione referendaria, scegliendo di analizzare il referendum di domenica 17 aprile sotto il profilo giuridico, ambientale e politico. Ad aprire l'incontro, il video realizzato da Rachele Falchi e Rita Corda dell'associazione Crew, dedicato alla Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici ed agli obbiettivi dell'accordo vincolante ed universale sul clima, sottoscritto da tutte le nazioni. Nel filmato, sono state proposte anche alcune interviste rivolte ai cittadini, utili a comprendere la percezione del referendum tra gli elettori.
A seguire, gli interventi dell'avvocato Attilio Pinna, che ha illustrato gli aspetti normativi della consultazione referendaria, del presidente dei giovani Dem Marco Borghetto, che ha analizzato il percorso normativo legato alla concessioni delle piattaforme offshore, i permessi di ricerca ed estrazione in mare, le leggi ed i decreti legislativi approvati in materia negli ultimi anni. Prima delle conclusioni, affidate al presidente Ganau, l'intervento del vicepresidente dell'Ente Parco de La Maddalena Andrea Rotta a sostegno dell'astensione, che ha illustrato le ragioni legate all'inutilità del referendum partendo dal tema “Sviluppo e Ambiente, un rapporto complicato”.
Nella foto: un momento dell'intervento di Gianfranco Ganau
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