A.B.
6 aprile 2016
Mauro Uselli: quando la musica è sensibilizzazione
L´artista algherese è tra i membri della fondazione “Open your Hands-International fundraising org London Registered Charity” appena nata a Londra, con l´intento di intraprendere azioni, concerti e campagne informative sulla distonia focale del musicista
ALGHERO - Mauro Uselli tra i membri della fondazione “Open your Hands-International fundraising org London Registered Charity” appena nata a Londra, con l'intento di intraprendere azioni, concerti e campagne informative sulla distonia focale del musicista (focal dystonia) patologia quasi fantasma presa in considerazione dai medici solo dagli Anni Novanta, senza comunque trovarne una giusta risposta ancora oggi. Ogni anno, la distonia focale del musicista di natura psicologica e neurologica colpisce tanti professionisti proprio nel periodo fertile della loro carriera, i quali non trovando informazioni e risposte adeguate sono costretti a rinunciare alla musica. Attualmente stanno nascendo alcune cliniche private in Europa, comunque molto costose che propongono una terapia psico motoria che il più delle volte si rivela efficace.
I soci fondatori, tra cui Uselli, sono tutti musicisti professionisti di diversa natura sia classica, sia moderna, uniti dal grande desiderio di raccontare al mondo la loro esperienza passata con tale patologia e come ne sono venuti fuori a testimonianza diretta «che la distonia focale del musicista se pur spaventosa e guaribile e se ne viene fuori con certezza, addirittura ritrovando una forma fisica migliore dello stato precedente - spiegano i musicisti - bisogna conoscerla affondo, studiarla e capire quali problemi posturali si son trascinati nel corso della propria formazione strumentale e inoltre imparare a gestire la controproducente emotività psicologica nota degli artisti in genere». La distonia focale colpisce le mani e talvolta addirittura la bocca dei musicisti, una difesa del cervello di fronte al ripetersi infinito degli stessi movimenti, andando in saturazione e mandando in tilt i collegamenti fra lui ed i muscoli che sovrintendono ai movimenti delle dita, provocando così tutta una serie di anomalie muscolari che rendono di fatto le dita e la bocca ingestibili.
Sono già andati in scena i primi concerti “Apri le tue mani”, nel pieno centro di Londra, Piccadilly Circus e Trafalgar Square, nei quali si è vissuto il grande interesse del pubblico e la grande sensibilità per il progetto comunicativo musicale a sostegno della stessa malattia fantasma, resa purtroppo celebre da alcuni tra i grandi della musica, come Robert Shumann, Thelonious Monk, fino all'ultimo grande pianista scomparso da poco, Keith Emerson, tutti (e molti altri ancora) affetti da distonia focale del musicista. Mauro Uselli prende l'incarico della fondazione per l'Italia, dedicando un piccolo spazio informativo durante la realizzazione dei suoi concerti di musica classica, promuovendo un'azione di sensibilizzazione, che partirà a giugno da Milano fino alla Sicilia.
Nella foto: Mauro Uselli
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