Sergio Ortu
29 ottobre 2003
Diventa una casa il bunker di Punta Negra
Dopo decenni di incuria il vecchio fortino della seconda guerra mondiale può dirsi certamente coccolato dalle amorevoli cure di un probabile “senzatetto” che ha dotato l’accesso di una sicura porta in ferro e annesso lucchetto
Da qualche tempo il fortino situato su un dente costiero in località Punta Negra a pochi passi dall’omonimo albergo e ad un tiro di schioppo dalla cala denominata “Vel Mel” è abitato da un misterioso “inquilino”. Dopo decenni di incuria ora il vecchio bunker risalente al secondo conflitto mondiale, può dirsi certamente coccolato dalle amorevoli cure di un probabile “senzatetto”(?) che ha dotato l’accesso di una sicura porta in ferro e annesso lucchetto. Nelle piccole finestrelle da dove uscivano le canne di fucili e cannoni, il nuovo inquilino ha provveduto ad installare comode zanzariere e vasistas. Ma non è finita qui l’opera di abbellimento e personalizzazione della improvvisata casa sul mare, esternamente si possono ammirare vasi di gerani, altri fiori ornamentali. E per delimitare l’area di pertinenza uno spinoso perimetro di pale di fico d’india. Il vecchio fortino da tempo ricettacolo di rifiuti è divenuto quindi luogo domestico di qualcuno che non è stato possibile conoscere visto che nella dimora ad un passo dall’acqua il padrone di casa era momentaneamente assente. Legittimo porsi l’interrogativo se effettivamente sia un senzatetto oppure qualcuno che invece ha voluto regalarsi una depadance di fronte alle cristalline acque di Punta Negra. Su quest’ultima ipotesi certamente non c’è da meravigliarsi visto che in altre zone della costa algherese esistono analoghe situazioni. Basti pensare ai bunker sulla costa della Speranza-Poglina dove accanto ai “funghi di cemento armato” sono state realizzate addirittura confortevoli baracche estive,estendendo quindi i metri quadri disponibili,per una vacanza all’insegna del mare a tutte le ore.
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