A.B.
21 marzo 2016
Calano i protesti in Sardegna: aziende ancora in sofferenza
«La prudenza dei sardi nell´accettare impegni di pagamento riflette ancora gli effetti della crisi», dichiarano i vertici regionali del Cna
CAGLIARI - Protesti in calo anche in Sardegna. Nel 2015, il totale degli assegni protestati è diminuito del 20,7percento, quello delle cambiali del 14,7percento. Il dato è in linea con il resto d’Italia, dove si sono registrati 1,3miliardi di euro in assegni e cambiali protestate, con un -25percento rispetto al 2014.
In sofferenza le società sarde: 6,9 protesti a carico di società ogni 100 imprese registrate alle Camere di commercio. Il 27percento dei protesti ha come protagonista una società ed oltre il 63percento del valore degli effetti protestati porta in calce la firma di una società. L’importo medio di un effetto protestato per una società è di 3412euro, per una persona fisica o un’impresa individuale è di 702euro.
Cagliari è la provincia sarda con il maggior numero di protesti. «La prudenza crescente nell’accettare impegni di pagamento riflette ancora gli effetti della crisi. Il fenomeno dei protesti interessa pesantemente ancora le imprese isolane: ciò denota una perdurante situazione di sofferenza delle nostre aziende», dichiarano Piras e Porcu, in rappresentanza del Cna Sardegna.
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