Red
11 marzo 2016
Malattia cagionata: paga l’assicurazione
Nei giorni scorsi, l’azienda Asl di Sassari ha diramato una circolare con l’obbligo di osservarla a tutti i suoi dipendenti: obbiettivo, il recupero delle somme in caso di assenza dal lavoro per colpe altrui
SASSARI – Nei giorni scorsi, l'Asl di Sassari ha diramato a tutti i suoi dipendenti una circolare informativa con l’obbligo di osservarla. E a ben vedere, non è la solita circolare ad uso interno, ma è senz’altro meritoria di divulgazione. I vertici aziendali, nelle figure di Agostino Sussarellu, Maria Serena Zedda e Andrea Marras, dotano l’Azienda di uno strumento che colma un vuoto e mette i paletti normando l’azione di recupero somme da parte del datore di lavoro in caso l’assenza per malattia sia stata cagionata da responsabilità di terzi.
Nella sostanza, l’Azienda Sanitaria, previo parere del Servizio Affari Legali, ha informato tutti i suoi dipendenti che quando la malattia costringe all’assenza dal lavoro, ed è stata cagionata da fatto colpevole altrui, il dipendente ha l’obbligo di segnalare e informare dell’accaduto la struttura di competenza utilizzando un apposito modulo. Gli esempi contenuti nella circolare a titolo esemplificativo contemplano l’assenza per sinistro stradale, aggressione, rovina di un edificio, danno arrecato da un animale ecc. Il datore di lavoro, in questo caso l’Asl, ha diritto d’azione nei confronti del responsabile, ovvero la compagna di assicurazione con la quale questo è assicurato per responsabilità civile. L’obiettivo è quello di recuperare il danno patrimoniale subito, per la mancanza delle prestazioni lavorative, a fronte della quale sussiste l’obbligo della retribuzione e contribuzione.
Di fatto, l’Azienda Sanitaria Locale si rivale sulla compagnia assicurativa nel caso in cui un suo dipendente dovesse assentarsi dal lavoro in seguito a incidente stradale causato colpevolmente da altri. Un'inversione di tendenza che ha come obiettivo il risarcimento del danno, una danno doppio per il datore di lavoro pubblico, considerato che un dipendente quando si assenta per malattia cagionata, scopre il suo posto, costringe l’azienda a una sua sostituzione, con oneri aggiuntivi, un fatto a ben vedere non più tollerabile.
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