«Vi è stato un evidente errore nella determinazione del confine Demaniale» sottolinea Michele Quintilio di Alghero, che dovrà rispondere di occupazione abusiva di suolo demaniale e giustificare l´assenza di alcune autorizzazioni per l´insediamento di strutture varie
ALGHERO - «Sono sicuro che l’Autorità Giudiziaria, nell’ambito di un contraddittorio equo ed imparziale, non potrà che rivedere le unilaterali determinazioni assunte dagli inquirenti. Vi è stato, infatti, un evidente errore nella determinazione del confine Demaniale; la struttura è infatti perfettamente legittima poiché posta oltre detto confine e l'unica porzione esterna (che si trova su area Demaniale) è stata legittimamente concessionata».
Sono le parole di Michele Quintilio, titolare del bar-ristorante di Alghero posto sotto sequestro dalla Guardia di Finanza [
LEGGI], su disposizione del GIP del Tribunale di Sassari in esecuzione della richiesta della Procura della Repubblica. «A riprova di ciò - prosegue Quintilio - il Tar Sardegna, con la recentissima pronuncia del 26 febbraio 2016, aveva già ordinato la riapertura del locale (chiuso da qualche settimana per problemi autorizzativi), riconoscendo l’indicata prospettazione».
«Sono quindi certo che anche l’Autorità Giudiziaria avrà modo, verificati gli incartamenti, di fornire una lettura delle carte completamente diversa. Ad oggi, purtroppo, sto patendo un danno basato su evidenti errori e prospettazioni unilaterali, che verranno confutate anche in sede penale» conclude Michele Quintilio.