A.B.
3 marzo 2016
Pesca: 18milioni per le imprese sarde
«La Sardegna raddoppia la quota dei fondi Feamp», annuncia l´assessore regionale dell´Agricoltura Elisabetta Falchi
CAGLIARI - «La Sardegna vede più che duplicata la sua quota di fondi europei per la pesca: 18milioni di euro, che vogliamo mettere in moto nel minor tempo possibile, attraverso il coinvolgimento degli operatori del settore». Lo ha dichiarato l’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, dopo l’incontro di ieri (mercoledì) a Roma, nel quale la Commissione delle politiche agricole della Conferenza delle Regioni ha deciso la ripartizione delle risorse. L’accordo, ha sottolineato Falchi, «è un ottimo risultato, ottenuto attraverso un intenso lavoro di mediazione con le altre Regioni: partivamo infatti da una posizione penalizzata dovuta alla storica debolezza sulle risorse assegnate e abbiamo ottenuto un riequilibrio».
Il Feamp è il fondo per la politica marittima e della pesca dell'Unione Europea per il periodo 2014-2020 ed è la continuazione di quello che è stato il Fondo europeo pesca nel ciclo di programmazione 2007-2013. Tra gli obbiettivi, promuovere una pesca e un’acquacoltura competitive e sostenibili, favorire l’attuazione della Politica comune della pesca e promuovere uno sviluppo territoriale equilibrato. La quota comunitaria assegnata all’Italia per il quinquennio 2015-2020 è di 537milioni e 262mila euro: poco meno del 50percento viene gestito dallo Stato (nella fattispecie, dal Mipaaf); la restante somma, cioè quasi 284milioni, è ripartita tra le Regioni.
«Nel precedente ciclo di programmazione, il 75percento delle risorse era appannaggio delle Regioni ex-Convergenza (Campania, Calabria, Sicilia e Puglia) e alla Sardegna restavano briciole: solo il 2,8percento del totale, poco meno di 8milioni – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru - Con una trattativa serrata, in corso da diverso tempo, siamo riusciti a riequilibrare la situazione, anche grazie al riferimento ai criteri comunitari di assegnazione del Feamp, sui quali siamo abbastanza forti». Il passaggio successivo ed “urgente”, conclude la titolare dell’Agricoltura, ora è quello di «organizzarsi per spendere subito queste risorse attraverso la predisposizione di bandi a misura di azienda e che abbiano ricadute reali: per questo convocheremo quanto prima le imprese e le loro rappresentanze per concordare i criteri». Uno strumento importante per la facilitazione della spesa è anche «la creazione di nuovi Gruppi di Azione Costiera: siamo pronti, come Regione, ad accompagnare le istanze territoriali».
Nella foto: l'assessore regionale Elisabetta Falchi
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