Mariangela Pala
2 marzo 2016
Bonifiche: Taf senza controllo ambientale, regalo a Syndial
Nell’applicazione dei moduli Taf 5, 6 e 7 del Piano operativo di bonifica non si applicano le procedure di valutazione ambientale previste dall’Aia (autorizzazione integrata ambientale). Denuncia del Presidente del Comitato Tuteliamo il Golfo dell´Asianara, Giuseppe Alesso

PORTO TORRES - Nell’applicazione dei moduli Taf 5, 6 e 7 del Piano operativo di bonifica non si applicano le procedure di valutazione ambientale previste dall’Aia (autorizzazione integrata ambientale). «Un vero e proprio regalo a chi deve bonificare annullando la possibilità di valutare gli impatti generati da quel tipo di trattamento oltre che di imporre precise prescrizioni di processo agli impianti di trattamento in questione», denuncia il Presidente del Comitato Tuteliamo il Golfo dell'Asianara, Giuseppe Alesso.
Il 4 febbraio scorso le istituzioni locali hanno ricevuto un documento da parte della Regione Sardegna riguardante il parere sulla variante del progetto operativo di bonifica della falda del Sito d’interesse nazionale di Porto Torres. In tale documento sono indicati i moduli Taf 5, 6 e 7, (finalizzati a incrementare la capacità di trattamento complessiva a 500 m3/h), che spiegano come in base al carico idraulico e organico in ingresso, le varianti relative non necessitano di attivare le procedure di valutazione ambientale.
«Considerati tutti gli inquinanti presenti nelle acque di falda del sito (benzene, mercurio, cadmio, dicloroetano etc), – Alesso si chiede - come sia possibile prendere tale decisione sulla base del carico». Come per gli insufficienti controlli sulla qualità dell’aria, le istituzioni «continuano ad affrontare i problemi ambientali di questo territorio andando a cercare gli inquinanti che con tutta probabilità non sono presenti o sono il problema minore», spiega Alesso.
«Nel caso qualche rappresentante istituzionale si fosse invaghito dell’idea di poter passare alla storia per essere quello che ha fatto iniziare le bonifiche, - ricorda il Presidente del Comitato Asinara – questo non è il momento della fretta o della superficialità, perché l’unico vero risultato che può far rinascere il nostro territorio dal punto di vista economico e sociale è il totale ripristino ambientale». Pertanto Giuseppe Alesso invita gli enti locali, - in particolare quelli maggiormente presenti sul territorio, - «di vigilare con maggiore attenzione e competenza».
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