Paola Correddu
17 febbraio 2016
L'opinione di Paola Correddu
Rifiuti e Tari portuale già iscritti a bilancio
Eh si! Il nostro sindaco ci tiene proprio che i suoi elettori siano ben informati sulle varie attività svolte dall’Amministrazione e che siano attivi e partecipi alla vita politica della città. Ci tiene così tanto da metterli periodicamente alla prova, saggiandone il grado di attenzione, le capacità di critica e giudizio nel valutare gli atti deliberativi. Ed è stata una bella trovata quella di somministrare, per mezzo dell’assessore comunale competente, un’interpretazione della risposta dell’assessore regionale Erriu sulle competenze del Comune di Alghero sulla raccolta dei rifiuti del porto inesatta ed infondata nelle conclusione. Ai cittadini il compito di trovare l’interpretazione esatta e ripristinare la verità dei fatti! La prima inesattezza si basa su un equivoco di fondo che si ripete nei comunicati stampa dell’assessore Cacciotto, sia in quest’ultimo del 13 febbraio 2016 che in quello del 26 agosto 2015, riguardante la tipologia dei rifiuti portuali, sui quali fa grande confusione. Come indicato nella D.G.R n.18/31 del 2009 e come richiamato dallo stesso assessore Erriu nella sua risposta all’interrogazione di Forza Italia in Consiglio Regionale, è possibile individuare, tra i rifiuti prodotti nell’area portuale, quelli speciali e pericolosi di ogni genere e tipo, sia solidi che liquidi, e rifiuti assimilati agli urbani.
Se è vero che per i primi, altamente inquinanti, vigono norme speciali di raccolta e smaltimento a cura dei singoli comandanti/armatori delle unità da traffico/pesca ovvero da diporto mediante conferimento ai depositi del Comune di Alghero ubicati in area esterna a quella portuale, non altrettanto dicasi per i rifiuti assimilati agli urbani, quelli definiti tecnicamente “garbage”, rifiuti di tipo normale prodotti dalle esigenze di vita dell’equipaggio di bordo, comprendenti plastica, residui alimentari, carta, vetro, materiali da imballaggio, che vanno conferiti in appositi cassonetti per la raccolta differenziata ubicati in più parti del porto e gestiti dall’Amministrazione Comunale di Alghero attraverso la società da essa incaricata attraverso apposita convenzione. Infatti il piano dei rifiuti speciali predisposto dall’autorità marittima, invocato come paravento della inadempienza comunale, deve essere integrato con quello dei rifiuti solidi urbani prodotti nel porto, da cui quindi si diversifica. Mentre le operazioni di disinquinamento e bonifica dunque non sono appannaggio del Comune, il ritiro dei rifiuti solidi urbani e assimilati dovrà avvenire nell’area porto con le stesse modalità che in qualsiasi altra parte della città, perchè è di competenza del Comune. E non potrebbe essere diversamente visto che l’area porto insiste nel territorio di Alghero anche se è area demaniale.
La seconda inesattezza è fondata sulla mancata conoscenza, da parte dell’assessore Cacciotto, della delibera del Consiglio Comunale di Alghero n.39 del 13 settembre 2013 riguardante il regolamento per l’istituzione e applicazione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, citata dallo stesso assessore Erriu nella sua risposta e tutt’ora in vigore in quanto mai revocata. Se solo si fosse documentato meglio, Cacciotto avrebbe dedotto dal regolamento che la competenza è comunque del Comune di Alghero, poiché in particolare l’art. 2 rubricato “Gestione e definizione del rifiuto” specifica che “la gestione dei rifiuti urbani e assimilati comprende la raccolta, il trasporto, il recupero, lo smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati e costituisce un servizio di pubblico interesse, svolto in regime di privativa sull’intero territorio comunale” ed al punto 03 dell’allegato A viene elencato tra le categorie di utenze non domestiche “tenute a pagare il tributo...specchi acquei e pontili nautici”.
Come vede sindaco, non è stato difficile trovare le inesattezze e giungere alla giusta interpretazione della risposta dell’assessore Erriu, che ha ribadito per iscritto quanto già affermato verbalmente qualche mese fa, e cioè che l’Amministrazione Comunale di Alghero si dovrà occupare della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e assimilati anche dell’area portuale. Anche perché i concessionari pagano i tributi e questo è un fatto da cui non si può prescindere, a meno che non voglia riconoscere pubblicamente che Secal sbaglia dal 2013, applicando, come suo obbligo, la delibera approvata nel 2013 dal Consiglio Comunale, e chiedendo quindi indebitamente tributi non dovuti, come paradossalmente sembra affermare l’assessore Cacciotto, il quale pur di averla vinta in una questione di chiara evidenza, espone la sua Amministrazione alla restituzione dei fondi incassati per la Tari portuale negli scorsi tre anni e già iscritti nel bilancio del Comune.
* rappresentante dell'associazione Alghero Sicura
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