Antonio Sini
2 febbraio 2016
La pioggia non arriva e si cerca il Signore
Critica la situazione specie nel centro-nord Sardegna, troppo bassi i livelli sul Liscia, sul Bidiginzu e sul Coghinas ed anche nel lago di Sos Canales, che alimenta l’alto nuorese. Per trovare una criticità simile si deve tornare indietro ai primi del 2000
ALGHERO - Critica la situazione specie nel centro-nord Sardegna, troppo bassi i livelli sul Liscia, sul Bidiginzu e sul Coghinas ed anche nel lago di Sos Canales, che alimenta l’alto nuorese. Per trovare una criticità simile si deve tornare indietro ai primi del 2000.
La pioggia non arriva e si cerca l’intercessione del Signore
Non piove, la siccità avvinghia la Sardegna e la rende sterile manco fossimo ad Agosto. La terra soffre, il caldo inconsueto, fa evaporare di giorno quello che la notte con un po di escursione termica fa precipitare. Le temperature oscillano fra i 14 e 18 gradi con umidità che sfiora il 92%. Critica la situazione specie nel centro- nord Sardegna, troppo bassi i livelli sul Liscia, sul Bidiginzu e sul Coghinas ed anche nel lago di Sos Canales, che alimenta l’alto nuorese. Per trovare una criticità simile si deve tornare indietro ai primi del 2000.
Per i caldo sono pronti alla fioritura gli alberi da frutto, le mimose ( di solito pronte per il 28 marzo) sono in fiore. Insomma abbiamo un ambiente sconvolto, è l’inverno assolutamente più caldo di sempre. E tutto preoccupa. Sono in apprensione gli agricoltori, sono in apprensione le autorità che devono gestire un’emergenza assolutamente inusitata. Manca l’acqua e i bacini di raccolta sono desolatamente vuoti. Previsioni assolutamente nere, anche se fonti meteo attendibili prevedono caduta di pioggia debole per i prossimi giorni nel Nord Sardegna, e nel mentre sono partite razionalizzazioni di acqua soprattutto tra Goceano, Monte Acuto, Barbagia e Baronia.
Aumentano gli appelli di Abbanoa perché le autorità controllino gli sprechi. E per ci crede, l’invito è di invocare il signore. Non “danza” per la pioggia ma preghiera. In questo senso si è espresso Mons. Miglio, Arcivescovo di Cagliari,e il suo intervento è stato riportato dal Portico, settimanale diocesano di Cagliari, diretto da Roberto Comparetti. Pregare il Signore e chiedere perdono per i guasti ambientali creati dall’uomo. Ma pare proprio che la pioggia sia diventata resistente anche alle preghiere. E il Sopranaturale pare stia diventando insensibile alle richieste e suppliche che arrivano da queste parti.
E fra intercessioni e riti propiziatori, l’unica cosa certa è che l’acqua si fa desiderare e anche se dalla terra arrivano suppliche e preghiere a voce altissima, sopra la nostra testa corre un cielo sereno tutt’al più poco nuvoloso. Quello che pare certo è che l’acqua, quando scende copiosa e dirompente, non può finire tutta al mare o disperdersi in mille rivoli. Ci sono da mettere in campo nuove strategie, senza perdere ulteriore tempo, finalizzate al recupero e convogliamento dell’acqua verso i bacini di contenimento, che devono essere comunicanti, per evitare che la siccità ri-diventi piaga di una regione che da sempre combatte con le avversità meteo, ora più che ai estremizzate. E se ora, che dovrebbe essere stagione di piogge, queste non ci sono, e siamo a un passo dalla razionalizzazione forzata per tutti, cosa sarà in estate quando i bacini dovranno, in teoria, fra fronte anche alle richieste provenienti dall’agricoltua già oggi in ginocchio?
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