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Mariangela Pala 22 gennaio 2016
Porto Torres: immobili fantasma non censiti dal comune
Interrogazione del consigliere comunale Davide TelliniUn sul numero rilevante di fabbricati che risulterebbero totalmente esclusi dall’imposizione in quanto mai censiti e quindi mai inseriti nelle banche dati dell’ente
Porto Torres: immobili fantasma non censiti dal comune

PORTO TORRES - Fabbricati “fantasma”, stabili non dichiarati e quindi sconosciuti al fisco. Nel comune di Porto Torres ci sono numerosi immobili e impianti (tra cui campi fotovoltaici – Aree portuali – Nastri trasportatori – Aree Rft) che rappresentano una fonte importante per le casse comunali. Un numero rilevante di fabbricati e ampliamenti di costruzioni risulterebbero totalmente esclusi dall’imposizione, in quanto mai censiti e quindi mai inseriti nelle banche dati dell’ente.

La denuncia è del consigliere comunale indipendente, Davide Tellini che tramite interrogazione, chiede al sindaco una risposta scritta sulla quantificazione dei mancati accertamenti tributari, nonché «le azioni attivate per garantire le condizioni per un controllo completo di tutte le posizioni soggette a verifica tributaria». La necessità, secondo il consigliere è quella di «di procedere con urgenza all’adempimento di tutte le attività di accertamento, onde evitare ipotesi di prescrizione dei crediti con danno erariale e grave ingiustizia nei confronti dei cittadini facilmente individuabili quali soggetti passivi del tributo».

Un urgenza nata soprattutto a seguito della presentazione di una relazione alla Corte dei Conti in considerazione dei mancati accertamenti in alcune specifiche aree per diversi anni di imposta. Il consigliere Tellini intende conoscere quali azioni l'attuale amministrazione ha attivato o intende attivare dinanzi alla Corte dei Conti «per valutare la sussistenza di eventuali profili di responsabilità erariale in capo ai soggetti che hanno impedito la riscossione dei tributi dovuti dall'Ente».

Una situazione che è venuta a determinarsi per effetto «della omessa adozione da parte dell'Ente di un efficiente sistema di controllo dell’evasione e della conseguente adozione dei provvedimenti di riscossione». Urgente e necessario, secondo Davide Tellini è «quantificare l’entità del danno subito dall’Ente per effetto della omessa tassazione di cespiti tassabili fin dalla entrata in vigore dei predetti tributi, tenuto conto – conclude il consigliere - del ruolo attribuito dal Dirigente del Settore Tributi nel procedimento di accertamento delle entrate».



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