Mariangela Pala
21 gennaio 2016
Sequestro di 5mila esemplari di ricci a Marritza
La Guardia Costiera di Porto Torres, questa mattina, nell’ambito dell’attività di polizia marittima a tutela dell’ambiente marino ha sequestrato circa 5000 esemplari di riccio di mare unitamente a tutta l’attrezzatura impiegata per la cattura
PORTO TORRES - Maxi sequestro di ricci di mare a “Marritza” nel Comune di Sorso. La Guardia Costiera di Porto Torres, questa mattina, nell’ambito dell’attività di polizia marittima a tutela dell’ambiente marino e del rispetto delle leggi sulla pesca, ha sequestrato circa 5000 esemplari di riccio di mare (Paracentrotus lividus) unitamente a tutta l’attrezzatura impiegata per la cattura (muta da sub, maschera, pinne e attrezzi per la raccolta). L’operazione che ha portato al sequestro dei ricci è iniziata quando, durante l’attività di pattugliamento del litorale, i militari della Guardia Costiera turritana hanno rinvenuto in località “Marritza” nel Comune di Sorso due ceste colme di ricci sulla scogliera e, successivamente, individuato due persone intente a trasportare sulla propria auto attrezzatura da pesca (sei “coppi”) contenenti un totale di circa 5000 esemplari.
I militari, oltre ad elevare ai pescatori di frodo la sanzione amministrativa di 4mila euroo prevista dalla normativa in materia per la pesca del riccio oltre i limiti consentiti e in tempi vietati, hanno proceduto al sequestro di tutti gli esemplari di echinoderma impedendo così che questi finissero, attraverso canali illeciti e senza certificazioni sanitarie, sulle tavole dei consumatori per essere mangiati crudi o utilizzati in polpa. Di seguito considerato che i ricci sequestrati sono risultati ancora vivi si è provveduto, nel rispetto della normativa vigente e dell’ecosistema marino, al loro immediato rigetto in mare mediante l’impiego di un’unità navale.
Il Comando della Capitaneria di porto di Porto Torres, guidata dal Capitano di Fregata (CP) Paolo Bianca, ricorda che il limite giornaliero di cattura dei ricci per i pescatori sportivi è fissato per legge nel numero di 50 esemplari (attività esercitabile solo nelle giornate di mercoledì, sabato, domenica e festivi dall’alba sino alle ore 15) e che l’utilizzo delle bombole è vietato per la pesca subacquea non professionale. Il Comandante Bianca conferma, inoltre, che l’attività di controllo sulla filiera ittica continuerà regolarmente, ed invita tutti i consumatori ad acquistare e consumare prodotti ittici di cui sia garantita la tracciabilità, il rispetto delle certificazioni sanitarie a tutela della salute pubblica e per la quale sia ben comprensibile l’etichetta contenente le informazioni obbligatorie. Per tutte le informazioni inerenti la “Disciplina della pesca del riccio di mare”, professionale e sportiva, sono pubblicate sul sito della Ras.
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