S.A.
20 gennaio 2016
«Tonno rosso, Ue tuteli piccoli pescatori»
È il monito dell’europarlamentare del PPE, Salvatore Cicu, a sostegno dell’emendamento approvato in queste ore a larga maggioranza nel Parlamento Europeo, in merito alla proposta di regolamento sul piano pluriennale di ricostituzione del tonno rosso
CAGLIARI - «L’Unione Europea intervenga nella regolamentazione della pesca del tonno rosso tutelando gli interessi dei piccoli pescatori, contro il monopolio dei grandi armatori». È il monito dell’europarlamentare del PPE, Salvatore Cicu, a sostegno dell’emendamento – targato PPE – approvato in queste ore a larga maggioranza nel Parlamento Europeo, in merito alla proposta di regolamento sul piano pluriennale di ricostituzione del tonno rosso. Un tema che, soprattutto nella realtà sarda e delle piccole isole, ha un riflesso importante nell’equilibrio delle economie locali legate alla pesca.
«È necessario – ha dichiarato Cicu – che gli stati membri rivedano le loro posizioni sull’organizzazione delle quote di pesca del tonno rosso, favorendo il comparto della pesca sostenibile, e salvaguardando le esigenze del territorio, soprattutto i bisogni delle aziende locali, e i tanti sforzi che in questi anni la pesca di piccola scala ha dovuto sopportare per adeguare il regime di attività ai rigidi criteri imposti dall’UE».
«In Sardegna – ha specificato l’eurodeputato – la crisi della pesca assume contorni di crisi sui quali non si possono accettare altre restrizioni. Su 1.850 chilometri di coste, il sistema della pesca regionale conta circa 10.000 occupati. Abbiamo circa 1.355 imbarcazioni da pesca, ovvero oltre il 10% della flotta nazionale di circa 12.700, con circa 3.000 pescatori imbarcati. L’area di Carloforte e le coste del sud Sardegna rappresentano uno dei distretti più interessati alla flessione che vive la pesca del tonno rosso. Una nicchia di eccellenza che va difesa e sostenuta. Parliamo di realtà locali che l’Europa ha il dovere di tutelare, limitando le restrizioni che ancora resistono, e comprimendo il potere dei grandi monopoli»
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