A.B.
9 gennaio 2016
Cassazione accoglie sesto quesito antitrivelle
«Attendiamo che si pronunci la Corte Costituzione e apriamo subito un tavolo di confronto con il Governo», ha dichiarato il presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau, presente a Roma per l´assemblea dei presidenti
CAGLIARI - La Corte di Cassazione ha ritenuto ammissibile il sesto quesito referendario. La notizia è arrivata poche ore dopo l’incontro di ieri mattina (venerdì), a Roma, nella sede della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome dei delegati regionali delle dieci regioni (Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise), alla quale ha preso parte anche il presidente del Consiglio Regionale sardo Gianfranco Ganau.
«L’obiettivo rimane quello di modificare le norme – ha sottolineato ai colleghi delle altre regioni il massimo rappresentante dell’assemblea sarda – obiettivo in parte raggiunto con le modifiche adottate dal Governo, primo grande risultato dell’azione congiunta dei consigli regionali ma l’auspicio è quello di aprire un confronto sul tema con il Governo». All’incontro, per volontà del presidente del Consiglio Regionale della Basilicata Piero Lacorazza (Regione capofila dell’iniziativa referendaria), ha partecipato anche l’avvocato Stelio Mangiatemeli, che proprio giovedì, su istanza della Corte di Cassazione, in merito alle novità introdotte dalla Legge di stabilità 2016, per conto delle regioni ha depositato ed è stato ascoltato in udienza la memoria relativa all’azione referendaria e ai quesiti proposti.
«Alla luce dell’ultimo pronunciamento della Cassazione – ha aggiunto il presidente Ganau – è necessario stabilire insieme come procedere, in attesa dell’udienza in Camera di Consiglio prevista per il 13 gennaio, nel corso della quale la Corte Costituzionale si pronuncerà sull’ammissibilità dei quesiti referendari proposti dai Consigli Regionali».
Nella foto: il presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau
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