A tanto ammonterebbe il totale di tasse e tributi non versati (e non riscossi) negli ultimi dieci anni nella città di Alghero. Nelle prossime settimane i dettagli completi per ruolo e tipologie di attività
ALGHERO - In molti in Riviera del Corallo non devono aver dormito sonni tranquilli nelle ultime notti. Almeno da quando il sindaco e l'assessore con delega alle Finanze, Bilancio, Demanio e Patrimonio hanno annunciato più equità sociale in tema di pagamento di tasse e tributi rispetto ad una prassi finora sconosciuta ma evidentemente consolidata. Secondo alcune indiscrezioni ancora non confermate dagli uffici finanziari di Sant'Anna, infatti, ammonterebbe tra gli 80 ai 100 milioni di euro il totale di Imu, Ici, occupazioni di suolo pubblico, Tari, Tasi e infine Tarsu non riscossi negli ultimi dieci anni nel comune di Alghero.
Un dato shock, che se confermato pone diversi dubbi sulle amministrazioni pubbliche che si sono succedute a Sant'Anna in tema di equità fiscale e tassazione e sui ritardi che hanno caratterizzato l'attuale. Si, perchè si discute da anni di more e sanzioni per chi le tasse le paga regolarmente ma con qualche comprensibile ritardo, mentre si sarebbero chiusi gli occhi davanti a grandi aziende con cospicui capitali non versati. Sulla interminabile lista nera, infatti, ci sarebbero principalmente imprese, molte del settore turistico e ricettivo. Sulla graticola potrebbero così finire, oltre all'amministratore Secal, il cui indirizzo in realtà è tutto in capo alla politica, anche i delegati alle Finanze delle ultime amministrazioni.
I dubbi che qualcosa non andasse per il verso giusto sul fronte Secal, la società che dal 2007 gestisce i tributi locali, li ha fatti avanzare proprio il Primo cittadino in occasione della conferenza stampa di fine anno a Sant'Anna. «In questa città si paga volontariamente e poi non succede niente se qualcuno non paga» aveva dichiarato con grande disappunto Mario Bruno ammettendo che ad Alghero la Secal non esegue la riscossione coattiva. Un dato questo che sommato al fatto che l'ultimo censimento tributario è fermo al 2001, fa capire quanto precaria possa essere l'iscrizione a ruolo di cittadini, aziende e liberi professionisti e non permette di accertare la reale capacità impositiva dell'ente.
Nelle prossime settimane il dettaglio completo dei crediti vantati da Secal per tipologia di tributi dovrebbe essere consegnato all'assessore di riferimento, mentre a Sant'Anna sarebbe già allo studio - come riferito dallo stesso Tanchis [
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