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S.A. 4 gennaio 2016
«Tassa soggiorno: Secal non è in grado»
Le critiche all´amministrazione comunale algherese arrivano dal Movimento Cinque Stelle, contrario alla nuova gestionbe affidata alla Secal
«Tassa soggiorno: Secal non è in grado»

ALGHERO - «Se mal gestita anche l’ordinaria amministrazione diventa straordinaria e la normalità si trasforma in emergenza, il problema oggi è la gestione della tassa di soggiorno, affidata alla Secal con delibera di Giunta Comunale del 30 ottobre, e il conseguente aumento delle tariffe stabilito dal Sindaco e dalla Giunta per l’anno 2016». Le critiche all'amministrazione comunale algherese arrivano dal Movimento Cinque Stelle che accusa Sant'Anna di aver gestito la questione con «una superficialità disarmante»: «non solo, infatti, le tariffe sono cambiate (in teoria per ora, non nella realtà) ma, ancora più importante, è stato deciso che non saranno più gli uffici comunali competenti a doversi relazionare con le strutture ricettive, così come è avvenuto nel primo anno di applicazione, ma la Secal».

Una scelta sbagliata secondo i pentastellati algheresi considerato che «la partecipata comunale, andando ben oltre al controllo della fase riscossiva e senza personale aggiuntivo o specificatamente formato, dovrà curare i rapporti di consulenza e accompagnamento delle strutture ricettive all’applicazione della tassa e a tutti gli adempimenti connessi, cosa che non sembra in grado di poter gestire nella sua completezza». «La conseguenza è che, a parte gli articoli di stampa comparsi ai primi di novembre, in questi due mesi non c’è stata alcuna campagna informativa, da parte della Secal, che mantenesse aggiornati i gestori delle strutture ricettive sulle modifiche apportate e in vigore dal primo gennaio 2016. Veniamo informati da alcuni gestori di strutture ricettive che, ad oggi, il software di gestione della tassa di soggiorno non è stato aggiornato alle nuove tariffe, perciò le strutture non sono in grado di applicarle» proseguono dal Movimento.

«In ultimo - pongono un altro quesito - ma non meno importante: se quanto riportato agli organi di stampa dall’ex presidente della Regione Cappellacci, in riferimento agli aumenti regionali IRAP ed IRPEF, abbia applicazione anche in relazione agli aumenti della tassa di soggiorno. Detto in parole semplici, l’articolo 1 comma 26 della Legge di Stabilità 2016 non consentirebbe di aumentare l’importo dei tributi locali. Se così fosse, sarebbe una beffa ulteriore che, oltre a incedere negativamente nelle previsioni delle entrate comunali, esporrebbe l’Amministrazione comunale all’ennesima brutta figura. Ci auguriamo, in tal caso, che l’Amministrazione comunale non perda tempo e si affretti ad annullare la delibera, facendo chiarezza e riaffidando gli aspetti organizzativi e gestionali dell’imposta di soggiorno agli Uffici comunali che li hanno gestiti fino al 30 di ottobre».



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