Ugo Cappellacci
2 gennaio 2016
L'opinione di Ugo Cappellacci
Gli aumenti Irap e Irpef sono illegittimi
La stangata di Natale di Pigliaru è contraria alle disposizioni della Legge di stabilità. O la Maggioranza ritira l'aumento dell'Irap e dell'Irpef o si renderà responsabile di un atto illegittimo, oltre che profondamente ingiusto nei confronti delle famiglie e delle imprese sarde. L'articolo1, comma26 della Legge di Stabilità, fresca di approvazione, recita: “Al fine di contenere il livello complessivo della pressione tributaria, in coerenza con gli equilibri generali di finanza pubblica, per l'anno 2016 è sospesa l'efficacia delle leggi regionali e delle deliberazioni degli enti locali nella parte in cui prevedono aumenti dei tributi e delle addizionali attribuiti alle regioni e agli enti locali con legge dello Stato rispetto ai livelli di aliquote o tariffe applicabili per l'anno 2015”.
Il testo non lascia adito a dubbi: Pigliaru deve ritirare la sua mano rapace dalle tasche dei sardi. L'episodio dimostra ancora una volta l'approccio pressapochista di una Giunta Regionale che, presa dalla foga di tassare, non segue neppure il dibattito parlamentare. Sarebbe vergognoso se i sardi fossero gli unici cittadini dello Stato italiano a non beneficiare della sospensione prevista dalla Legge di stabilità. Come sono vergognose le reali motivazioni dei balzelli di Pigliaru, che tassa i sardi semplicemente perchè ha dimenticato di inserire in bilancio risorse adeguate per la spesa sanitaria. Perchè non lo ha fatto? Perchè per due anni ha millantato risultati inesistenti. Infatti, la Giunta afferma che da quando governa non ha aumentato la spesa sanitaria e che ci sono maggiori risorse trasferite dallo Stato. Se fosse così, perchè tassa i sardi? Perchè la bugia serve a coprire quella più grande: le risorse in più dello Stato non esistono. La scappatoia della Giunta, il tentativo di far pagare più tasse ai sardi pur di non rimetterci la faccia, si schianta ora con un'espressa previsione di legge.
Anzichè vessare i sardi, Pigliaru pretenda dal Governo tutte le entrate dovute. La Legge di stabilità fa notizia anche in questo caso, ma per la Sicilia perchè il comma685 dell'articolo1 prevede che nelle more dell'adeguamento delle norme di attuazione dello statuto della Regione siciliana alle modifiche intervenute nella legislazione tributaria (...) sono assegnati alla Regione siciliana 900milioni di euro per il medesimo anno 2016. Cifra che non soddisfa le aspettative dei siciliani, visto che anche lì si grida giustamente al tradimento, ma che è certamente superiore a quelle milliantate da Pigliaru e compagni. Questo perchè, nonostante anche la Sicilia abbia firmato un accordo-patacca identico a quello della Sardegna, almeno non ha ritirato i ricorsi. Pigliaru faccia un bagno di umiltà, ammetta i suoi errori e promuova un'azione incisiva verso Roma, anzichè comportarsi come una sorta di agente speciale di Equitalia con licenza di tartassare anche quando la legge sospende i balzelli.
* coordinatore regionale di Forza Italia
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