Mariangela Pala
31 dicembre 2015
Pesca di frodo all’Asinara: denunciati due sassaresi
Ieri sera la Guardia costiera ha denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica due persone, residenti a Sassari, che pescavano incuranti dei divieti nelle acque dell’Ara marina protetta dell´Asinara
PORTO TORRES - L’Area marina protetta dell’Asinara continua a fare gola ai pescatori di frodo: ieri sera la Guardia costiera ha denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica due persone, residenti a Sassari, che pescavano incuranti dei divieti nelle acque dell’Amp. La Capitaneria di porto di Porto Torres ha provveduto a recuperare e sequestrare l’attrezzatura da pesca - 1000 metri di palamito abbandonato dai pescatori - donando in beneficienza parte del pescato (circa 10 chili), destinato alla vendita illegale, mentre gli altri 30 chili di pesce sono stati ributtati in mare.
I due pescatori di frodo, sono stati denunciati a piede libero perché rispondano, oltre alle sanzioni piuttosto salate di natura amministrativa, delle violazioni di natura penale. La pesca illegale è stata scoperta dalla Guardia Costiera durante un pattugliamento notturno nel mare dell’Asinara, quando i pescatori, a bordo di un gommone, erano impegnati ad esercitare la pesca sportiva nelle acque di Cala d’Oliva, interrotta al passaggio della motovedetta durante il consueto servizio di controllo a mare.
Alla vista dell’imbarcazione dei militari, i due hanno tentato la fuga con l’intento di sottrarsi all’identificazione. Ma l’intervento immediato degli uomini della Capitaneria e la collaborazione del personale dell’Ente Parco Asinara ha permesso di intercettare e fermare l’unità nella zona dove non è consentita neppure la libera navigazione.
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