A.B.
17 dicembre 2015
Novecento: un secolo d´arte a Cagliari
Da domani a domenica 21 febbraio 2016, le sale dell´ExMa ospiteranno il progetto artistico di Antonello Fresu, curato da Giannella Demuro ed Ivo Serafino Fenu, realizzato in collaborazione con il Pav–Progetto Arti Visive dell’Associazione culturale Time in Jazz
CAGLIARI - Si inaugurerà domani, venerdì 18 dicembre, alle ore 18, nelle sale dell’ExMa di Cagliari, Novecento, il progetto artistico di Antonello Fresu. Opere di grande formato, diorami, libri, pop-up ed installazioni rileggono i grandi conflitti del secolo appena passato e raccontano il fallimento della civiltà occidentale contemporanea. Ad accogliere i visitatori, un’imponente installazione, che ricorda i caduti della Prima Guerra Mondiale in Sardegna. Il progetto è curato da Giannella Demuro ed Ivo Serafino Fenu, realizzato in collaborazione con il Pav–Progetto Arti Visive dell’Associazione culturale Time in Jazz. “La mostra – spiega Fresu - mira a rileggere il cosiddetto secolo breve attraverso le sue più importanti vicende belliche che, a livello planetario, ne hanno scandito, come una dolorosa danza macabra, il suo percorso umano e temporale. In questa prospettiva il Novecento è parso, viceversa, interminabile, tanto da proiettare, ancor oggi, le sue ombre lunghissime e funeree. Fallimento della civiltà del secolo appena passato, che non ha potuto impedire guerre e stermini, e che, anzi, più di altri, può essere ricordato come il secolo delle grandi stragi”.
Le grandi immagini che occupano la Sala delle Volte, provengono dagli archivi dei maggiori musei mondiali di storia e di fotografia, da archivi privati d’epoca o dall’iconografia familiare delle riviste di propaganda del tempo, ma anche, le più recenti, dal serbatoio infinito della rete, rielaborate attraverso la tecnica del pop-up, tecnica prettamente infantile, che Antonello Fresu ha adottato per descrivere l’amara disillusione dell’innocenza infantile di fronte alla tragica brutalità del mondo. Un secolo, il Novecento, che nell’esposizione allestita all’ExMa è rievocato anche dall’imponente installazione Tredicimilaottocento, che accoglie i visitatori della mostra con lo scorrere, lento ed inesorabile, di un numero infinito di nomi e di impalpabili memorie di un’intera generazione che la Grande Guerra ha cancellato dall’Isola, strappando migliaia di adolescenti, giovani e padri di famiglia alla terra ed agli affetti. È, invece, una delicata evocazione della Seconda Guerra in Sardegna, quella affidata agli sbiaditi fotogrammi della storica Processione di Sant’Efisio subito dopo i bombardamenti sulla città di Cagliari: immagini delle macerie di una guerra che non ha lasciato indenne neanche l’Isola e che chiudono il percorso di una mostra che, sebbene racconti le grandi tragedie del secolo appena passato, offre un monito di inquietante attualità.
I diversi conflitti mondiali, i protagonisti, le menti, i carnefici e le vittime (entrambi burattini eterodiretti, seppur con ruoli e responsabilità affatto differenti) rivivono e si raccontano in un percorso à rebours anche attraverso le immagini di repertorio di un foto-giornale quale fu Life e di quelle apparse su Tempo, che al settimanale statunitense si ispirò e della cui cura grafica si occupò Bruno Munari, non a caso maestro della contaminazione tra parola e immagine. Mediante la tecnica del pop-up, mutuata dall’editoria per l’infanzia, innocente quanto depistante, la guerra ed i suoi disastri si staccano dal fondo neutro e piatto di una storia raccontata in modo cronachistico e distante e riacquistano quell’ineluttabile tragicità e quell’inquietante attualità che solo l’arte, assieme alla vita, sanno e possono restituire.
La mostra, che rimarrà aperta fino a domenica 21 febbraio 2016 (realizzata con il patrocinio ed il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, in collaborazione con il Consorzio Camù-Centri d'Arte e Musei per ExMa–Exhibiting and Moving Arts, il Progetto Arti Visive dell'associazione culturale Time in Jazz e dell’Associazione culturale isolasenzatitolo), si inserisce nella celebrazioni che fino al 2018 ricorderanno in tutta Italia gli avvenimenti drammatici e luttuosi del primo conflitto mondiale. Novecento sarà accompagnata da un catalogo a colori, con testi critici dei curatori ed una riflessione dello scrittore Salvatore Mannuzzu, per le Edizioni Pav/Time in Jazz, che verrà presentato al pubblico nel corso della mostra.
|