Red
13 dicembre 2015
L´Accademia Sironi lancia la sua web tv
La piattaforma sarà in grado di fornire al pubblico contenuti di ricerca, intrattenimento, strumenti didattici e informativi e - nel contempo - servirà agli studenti come stimolo e come sbocco alle proprie produzioni audiovisive e ipermediali
SASSARI - L'Open Access dell'Accademia di Belle Arti "Mario Sironi" di Sassari si è trasformato in un vero e proprio evento espositivo. Evento che ha coinvolto tutto e tutti. L'hardware, le aule e gli spazi fisici, e il software, ovvero le idee degli studenti e i contenuti che hanno prodotto. L'Open Access ha anche lanciato la web tv dell'Accademia, una piattaforma, che sarà implementata con nuovi contenuti a partire da gennaio del prossimo anno. La piattaforma sarà in grado di fornire al pubblico contenuti di ricerca, intrattenimento, strumenti didattici e informativi e - nel contempo - servirà agli studenti come stimolo e come sbocco alle proprie produzioni audiovisive e ipermediali. Questo non solo consentirà una migliore comunicazione con il mondo esterno, ma permetterà agli allievi di contribuire attivamente allo sviluppo di linguaggi specifici e tecnologici.
Ieri, quindi, la nascita di una nuova strategia, nella fase sua pionieristica. Una fase sperimentale in cui si delineeranno i futuri canoni, si marcheranno i confini, si svilupperanno nuove tecniche e si definiranno le specificità del mezzo. Inoltre, è oggi possibile con delle spese ridotte (e molto lavoro) entrare nel mondo nascente delle web tv. Istituzioni, grandi aziende e canali televisivi tradizionali si stanno impegnando a creare piattaforme e contenuti per questo - relativamente - nuovo medium. «Troviamo opportuno inserirci in questo trend e lavorare alla creazione di una webTV la NTV dell'Accademia (Nuove Tecnologie tV) gestita da studenti e docenti dell’accademia. Sarà una Piattaforma (un sito dove vengono raccolti e distribuiti tutti i contributi audiovisivi dell'Accademia Sironi) con sotto-canali tematici (documentari, fiction, notiziari, educativi) e programmi (serie, mini-serie, corti, notiziari, etc...). Una web tv sostenuta da un canale youtube, una pagina facebook e un account twitter».
I vantaggi che si potranno trarre dall'attuazione di questo progetto, di fatto operativo da ieri, saranno numerosi, soprattutto sotto il profilo didattico. Basti pensare alla condivisione e all'archiviazione dei materiali didattici audiovisivi che ne conseguirà e all'aiuto che questa operazione può dare in vista della creazione di un archivio multimediale (e non) dell' Accademia. Agli studenti, la realizzazione di questo progetto, permetterà di attuare un processo di apprendimento creativo direttamente sul campo. La presentazione online dei propri lavori, all'interno di una struttura garantita dall'istituzione, darà agli studenti maggiore visibilità e un più ampio riscontro utili all'inserimento nel mondo del lavoro e allo sviluppo di una ricerca personale.
I contenuti della web tv saranno rivolti sia al fruitore abituale che agli specialisti e agli appassionati del settore. Una fetta di pubblico sarà di potenziali studenti dell'Accademia, altri saranno studenti di altre accademie ed istituti affini, ma l'intenzione concreta è quella di arrivare anche a coloro che saranno i futuri interlocutori professionali degli studenti: gli operatori dell'industria creativa, i vari professionisti del mondo dell'arte, professionisti della comunicazione, produttori, distributori e simili. Di particolare interesse anche il progetto "Kinoki" che nasce in correlazione alla disciplina Culture Digitali, del docente Giuliano Lombardo. Per il progetto, gestito dal secondo anno del corso di Arte & Media, gli allievi - circa 150 - sono stati coinvolti in un’indagine urbanistica, storica e antropologica sulla concezione e percezione della città di Sassari da parte dei suoi abitanti seguendo gli studi di Dziga Vertov, noto cineasta sovietico, che risalgono ai primi anni del Novecento.
I giovani dell'Accademia hanno catturato immagini senza attori o scenografi, sono andati in giro per le strade della città armati di cinepresa e "cine-occhio": occhio che vede e registra, senza interferenze esterne. Si è cercato di dare un valore -o un altro volto- a una parte della città che ormai non era nemmeno più vista o notata (ovvero la parte abbandonata) rispetto a una focalizzazione sociale, chiedendo ai cittadini di riflettere -ad esempio- sui capannoni a Predda Niedda, sugli edifici abbandonati, sugli stabili che avevano perso le proprie funzioni. Il tutto documentato attraverso i video e le foto. Proprio Come i "Kinoki" di Vertov non si è cercato di abbellire la realtà ma si è messa a fuoco il reale nudo e crudo, senza elaborazioni e mediazioni estetiche. Una sorta di denuncia della "falso" cinematografico, ricordando ai cittadini che esiste anche una Sassari dimenticata da rielaborare e ricostruire: senza la quale la città non avrebbe la sua identità riconosciuta.
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