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17/3/2005
«Figure degne d’essere ricordate. Vite memorabili per quanto hanno avuto di terribile, crudele affascinante, esagerato». Si riassume così il libro di José Manuel Fajardo, giornalista spagnolo, che ha presentato nella Sala Convegni del Chiostro il suo “Vite esagerate”, ed. Guanda, una raccolta che riassume, in 22 ritratti, le vite reali e surreali di scrittori, musicisti, gangster e quant’altro
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15/3/2005
Oggi alle 19,00 un volume di Enrico Miletto sarà presentato presso la Libreria Il Labirinto da Marina Pinna e da Aldo Borghesi, dell’ISSRA di Sassari, sarà presente anche l’autore
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14/3/2005
Si parlerà dell’esodo di buona parte della popolazione italiana dell´Istria che rappresenta un passaggio drammatico e tormentato nella storia contemporanea del nostro paese
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14/3/2005
Nato a Granada nel 1957, Fajardo è uno dei nomi di punta del giornalismo culturale spagnolo. Firma dei quotidiani El País, Liberación ed attualmente di El Mundo, Fajardo. L’appuntamento si arricchirà anche della partecipazione per la prima volta nell’isola della scrittrice cubana Karla Suárez, in libreria proprio in questi giorni con il volume Silenzi
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8/3/2005
Questo racconto, vincitore del “Premio Elsa Morante - Opera Prima”, è la storia di una bambina ebrea e del suo rapporto con la madre
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7/3/2005
L´autore del libro è Federico Moccia, nato a Roma nel 1963, lavora per il cinema come sceneggiatore e per la televisione come autore di testi per grosse produzioni dell´area intrattenimento
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4/3/2005
Terzo “giovedì della cultura” all’Aula Magna dell’ateneo sassarese. L’incontro promosso dal FAI di Sassari e dal Banco di Sardegna in collaborazione con La Nuova Sardegna, dedicato al connubio fra paesaggio e letteratura sarda
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26/2/2005
Presentato il libro di Sardu Fontana “Battesimo di fuoco”. Il sindaco Marco Tedde ha detto: «bisognerebbe manifestare il nostro affetto ai sassarini senza se e senza ma»
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25/2/2005
Ciò che è emerso dalla relazione del prof. Sotgiu è che il racconto crea una comunità narrativa e non discrimina
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24/2/2005
Una scrittura felice, a tratti anche arguta, quella di Sardus Fontana, che dà forma, forse senza che l’autore neppure se lo proponga consapevolmente, a una visione della guerra quasi minimale, in cui gli aspetti più drammatici e persino tragici del conflitto
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