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G.M.Z. 21 novembre 2019 video
Stop degrado, il Cavall Marì può rinascere: summit
Abbandonato da anni, l'immobile di proprietà pubblica, è oggi un simbolo di degrado e incuria. Questa mattina un primo sopralluogo del sindaco di Alghero Mario Conoci. Con lui gli assessori Di Gangi e Caria. Nella foto le odierne condizioni in cui si ritrova la struttura fronte mare


ALGHERO - E' inammissibile che un immobile pubblico con quelle potenzialità rimanga chiuso e inaccessibile, nel più totale degrado. Il Cavall Marì di Alghero è oggi un simbolo d'incuria. Abbandonato alla mercé dei vandali e delle intemperie, la struttura realizzata sul lungomare della città merita un futuro migliore. Ne è convinto il sindaco Mario Conoci che questa mattina (giovedì) ha convocato sugli scogli fronte mare il dirigente del Demanio, i tecnici del settore e gli assessori al Turismo ed al Bilancio, Marco Di Gangi e Giovanna Caria.

Un primo sopralluogo per capire e rendersi conto di persona lo stato in cui il Cavall Marì si ritrova dopo anni di abbandono. Utile anche ad impostare un ragionamento compiuto sulle possibilità di recupero e rilancio. Nessuna preclusione sull'utilizzo futuro, che sarà oggetto di valutazioni approfondite e dibattito, in Maggioranza e con la città: al momento rimarrebbero aperte tutte le possibilità, compresa la concessione ai privati, tali e tante sono le potenzialità dell'immobile.

Era a cavallo tra il 2010 e 2011 quando, inspiegabilmente, la struttura andò nel dimenticatoio. Alcuni attentati ed incendi, infine, gli diedero il colpo di grazia [GUARDA] ma negli anni, nonostante la volontà di più consiglieri e le premesse di rilancio delle amministrazioni succedutesi a Sant'Anna, per il Cavall Marì non vi fu più un futuro. Inserito in ultimo nel più ampio progetto sulla riqualificazione complessiva degli affacci a mare, il project ipotizzato dall'ex Amministrazione è presto naufragato nei meandri burocratici.

Così come accade per altre realtà non meno prestigiose (Balaguer su tutte), c'è oggi una nuova possibilità di rinascita. Ci crede il Primo cittadino algherese, che sul turismo e la riqualificazione urbana ha deciso di puntare fin dal principio. Il tentativo sarà così, quello di recuperare, in tempi brevi, lo storico immobile, perchè simili beni, anche se - nell'eventualità - non congeniali ad un utilizzo pubblico, hanno certamente la possibilità di creare economia e favorire sviluppo e crescita. Ancor più in una città che ha l'ambizione di recuperare, soprattutto sul fronte turistico, lo charme di un tempo.

22/11/2024
Più di 300mila sono stati costruiti prima del 1980 mentre quasi 200mila sono successivi a questa data. Del totale delle oltre 700mila abitazioni occupate in Sardegna, il 61,3%, 442.700 unità, è stato edificato prima del 1980. Le più vecchie d´Italia si trovano in Liguria, con l´82,8% delle case costruite più di 40 anni fa: la Sardegna occupa il 19esimo posto



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