Il Comune di Alghero condannato a risarcire in tre diverse sentenze la gestione approssimativa e superficiale con cui furono determinate le entrate comunali. Una valanga di debiti fuori bilancio iscritti al prossimo consiglio comunale
ALGHERO - 154.937,07 euro. E' la condanna incassata dal Comune di Alghero per aver riscosso canoni non dovuti (oltre agli interessi legali) dalla Provincia di Sassari per l'utilizzo dell'Istituto Tecnico Industriale. Il tutto nonostante intercorresse tra i due enti pubblici una regolare promessa di permuta - datata agosto 2004 - con l'ex Caserma dei Carabinieri di via Simon (all'epoca di proprietà della Provincia). Tanto che il Comune ha continuato in quegli anni ad incassare una locazione, nonostante la citazione in giudizio del 2007.
Con sentenza del 2018 però, la Corte di Appello di Cagliari, sez. di Sassari, accogliendo l'appello proposto dalla Provincia avverso una prima sentenza del 2011 favorevole all'allora Amministrazione Tedde, ha confermato la validità della promessa di permuta, accertando - per contro - la nullità del contratto di locazione in forza del quale il Comune pretendeva (e incassava) il canone. Solo grazie ad un accordo stragiudiziale dell'Avvocatura comunale, datato giugno 2019, la quota di capitale che Porta Terra dovrà rifondere a Palazzo Sciuti è di 142.598,78 euro.
La proposta di deliberazione sarà agli atti del prossimo Consiglio comunale, che dovrà autorizzare il pesante debito fuori bilancio che andrà ad intaccare il bilancio nell'esercizio corrente. A distanza di numerosi anni si conclude così una vicenda che aveva visto contrapposti, anche mediaticamente, gli amministratori di allora, dal sindaco di Alghero Marco Tedde (il vice era proprio Conoci) alla presidente Alessandra Giudici con l'assessore provinciale alle Finanze Enrico Daga [
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Ma non sarà l'unico debito fuori bilancio che verrà discusso in Aula. Per uno strano gioco del destino, infatti, altre due "mazzate" si abbattono sulle casse comunali, ed entrambe maturate tra il 2003 ed il 2006. Il comune risarcirà la Cantina Sociale Santa Maria la Palma per un totale di oltre 215mila euro per aver preteso indebitamente l'Ici tra gli anni 2003-2007 su alcuni fabbricati rurali (sentenza del 2018). Un'altra quota di oltre 16mila euro sarà invece destinata a risarcire la società Porticciolo per alcune cartelle Tarsu fatte pagare in maniera indebita.
Nella foto d'archivio: Mario Conoci con Alessandra Giudici