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24 ottobre 2019
Michela, strangolata ad Alghero Condanna a 30 anni per il marito
Marcello Tilloca era presente in aula a Sassari. Così la prima sentenza in Tribunale. Dopo tre ore di arringa dell´avvocato difensore Pietro Diaz, il giudice per le udienze preliminari Michele Contini ha letto la condanna
ALGHERO - Trent'anni di reclusione. Questa la sentenza nel processo a carico dell'assassino di Michela Fiori, la mamma di Alghero lucidamente strangolata dal marito dal quale si voleva separare la notte prima del Natale dello scorso anno. L'assassino, il 43enne algherese Marcello Tilloca, reo confesso, era presente in aula al momento della lettura della sentenza.
Questa mattina (giovedì), l'imputato è comparso nuovamente davanti al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sassari Michele Contini, dopo che il pubblico ministerom Mario Leo aveva chiesto per lui, nella sua requisitoria, la pena dell'ergastolo. Tilloca ha parlato per più di un'ora, per poi lasciare la parola all'arringa difensiva del suo avvocato Pietro Diaz, durata circa tre ore.
Alle 14, la sentenza del processo svoltosi con rito abbreviato ed a porte chiuse. Sollievo misto a rabbia in aula, dove erano presenti come parti civili i familiari della vittima, patrocinati dai legali Marco Manca, Lisa Udassi e Daniela Pinna Vistoso. Fuori dal Tribunale, anche oggi, il sit-in capeggiato dalla Rete delle Donne di Alghero, l'associazione ammessa tra le parti civili nel processo per omicidio e rappresentata dall'avvocato Gavinuccia Arca. Ora si attendono le motivazioni del verdetto.
articolo in aggiornamento
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